Mi sono sempre ritenuto una persona “analogica” che però conosce bene il “digitale”. Amo ascoltare dischi in vinile e fare foto con la pellicola. Il motivo non è una presunta superiorità del mezzo analogico, semmai un diverso rapporto con esso, un ritmo più naturale nel suo utilizzo. Eppure anche io dopo anni comincio a sentire quasi un po’ di stanchezza, come se si trattasse di una lotta coi mulini a vento. E se abbracciassi il digitale e lo facessi persino con piacere?
Guidare un’Alfa Romeo
Parliamo di cose futili (dai, siamo in vacanza!). Premetto anche che non sono un fanatico dell’automobile, uno che la lucida ogni giorno ed ha paura di lasciarla al parcheggio. Mi piace però guidare – e la macchina mi serve. Visto che costa anche molto comprarla e mantenerla, almeno cerco di avere un’auto che mi dia delle sensazioni piacevoli quando la guido – e non parlo solo di prestazioni. L’automobile può essere molto più che un mero strumento, a volte necessario. E’ la sintesi di tecnica e design, per molti è uno status symbol. Certo non per me. Io cerco altro in un’auto.
Ancora su terremoti e trivelle…
Dopo il terremoto dell’Emilia del 2012 i media hanno dato largo spazio alle supposizioni, paure e congetture riguardanti le possibili responsabilità delle attività legate ad estrazione di idrocarburi nella Pianura Padana. Il risalto è stato tale che la Regione Emilia Romagna decise di incaricare una commissione di esperti per chiarire l’accaduto. Fece molto scalpore il fatto che il rapporto della commissione fu reso pubblico solo dopo due mesi dalla conclusione dei lavori, cosa che non fece altro che alimentare i dubbi su come in realtà stessero le cose.
L’importanza della regolazione della chitarra
Alcuni chitarristi sottostimano l’importanza della regolazione di una chitarra. Lo facevo anche io. Ora non più. Da quando ho ripreso a suonare davvero, ho imparato anche che le regolazioni vanno fatte un paio di volte l’anno, al cambio di stagione, per accomodare i movimenti che i legni fanno col cambiamento di temperatura ed umidità. Eppure c’è chi crede che queste siano esagerazioni, almeno per i non professionisti come me. Io stesso non ricorrevo mai ad un liutaio per regolare la mia chitarra quando ero ragazzo. Del resto avevo una imitazione Stratocaster di poco valore e con un manico che, anche se regolato, non sarebbe mai stato preciso. Ma dagli anni 90 ho una bella Paul Reed Smith che di certo merita le migliori cure.
Testine moderne o dei bei vecchi tempi?
A volte mi chiedo quanto ci manchino davvero i tempi andati, al punto tale di credere sul serio che si stava meglio prima. Gli anni 70, per esempio, sono tanto di moda oggi. Anch’io provo nostalgia per certe cose e mi manca il senso di libertà che avevamo quando non utilizzavamo cellulari, social network e computer. Non mi mancano gli anni di piombo, però. Quindi qual è il problema? Probabilmente si tende ad affezionarsi al periodo in cui si è stati giovani e più spensierati, quindi i nati negli anni 60 come me hanno nostalgia degli anni 70 e 80. Niente di più semplice…
La prima chitarra non si scorda mai…
Invece la mia si scordava eccome! Ma in realtà volevo dire che non la dimenticherò mai e mi piacerebbe averla ancora per ricordo dei bei tempi andati. Sto parlando della mia prima chitarra elettrica, regalatami dai miei genitori poco prima che compissi 15 anni.
Ne avevo 11 quando ho cominciato a suonare seguendo mia sorella di 9 che sperimentava con una vecchia chitarra spagnola, una Framez del 54, credo, che mio padre aveva comprato usata da giovane. La utilizzava a quel tempo il suo fratello più piccolo (10 anni più giovane) a casa sei nostri nonni. Quando il giovane zio ci vide interessati, ci insegnò i primi 4-5 accordi e da lì cominciammo a sperimentare.