Le prime reti di computer

Nel 1958 il Governo degli Stati Uniti decise di creare un istituto di ricerca. L’istituto venne denominato ARPA (acronimo di Advanced Research Projects Agency) e il suo compito era ambizioso: cercare soluzioni tecnologiche innovative. Fra gli incarichi dell’Agenzia c’era quello di trovare una soluzione alle problematiche legate alla sicurezza e disponibilità di una rete di telecomunicazioni. Alle origini ARPAnet era una rete militare finalizzata allo scambio di informazioni, un sistema che doveva essere veloce e sicuro.

ARPANET

l contratto fu assegnato all’azienda Bolt, Beranek and Newman (BBN) che utilizzò i minicomputer di Honeywell come supporto. La rete venne fisicamente costruita nel 1969 collegando quattro nodi: l’Università della California di Los Angeles, l’SRI di Stanford, l’Università della California di Santa Barbara, e l’Università dello Utah. L’ampiezza di banda era di 50 kbps. Negli incontri per definire le caratteristiche della rete, vennero introdotti i fondamentali Request for Comments, tuttora i documenti fondamentali per tutto ciò che riguarda i protocolli informatici della rete e i loro sviluppi. La super-rete dei giorni nostri è risultata dall’estensione di questa prima rete, creata sotto il nome di ARPANET.

Il primo router di Arpanet, il BBN Interface Message Processor (IMP), del 1969

I primi nodi si basavano su un’architettura client/server, e non supportavano quindi connessioni dirette (host-to-host). Le applicazioni eseguite erano fondamentalmente Telnet e i programmi di File Transfer Protocol (FTP). Il servizio di posta elettronica fu inventata da Ray Tomlinson della BBN nel 1971, derivando il programma da altri due: il SENDMSG per messaggi interni e CPYNET, un programma per il trasferimento dei file. L’anno seguente Arpanet venne presentata al pubblico, e Tomlinson adattò il suo programma per funzionarvi: divenne subito popolare, grazie anche al contributo di Larry Roberts che aveva sviluppato il primo programma per la gestione della posta elettronica, RD.

In pochi anni, ARPANET allargò i suoi nodi oltreoceano, contemporaneamente all’avvento del primo servizio di invio pacchetti a pagamento: Telnet della BBN. In Francia si inizia la costruzione della rete CYCLADES, mentre la rete norvegese NORSAR permette il collegamento di Arpanet con lo University College di Londra. L’espansione proseguì sempre più rapidamente, tanto che il 26 marzo del 1976 la regina Elisabetta II spedì un’email alla sede del Royal Signals and Radar Establishment. L’Italia fu il quarto Paese europeo a connettersi in rete. La connessione avvenne dal Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico presso l’Università di Pisa, dove era presente un gruppo di ricerca fra i più avanzati in Europa.

Per tutti gli anni Settanta ARPAnet continuò a svilupparsi in ambito universitario e governativo, ma dal 1974, con l’avvento dello standard di trasmissione TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol), il progetto della rete prese ad essere denominato Internet.


Fonte: wikipedia.org