Italia, Land of Quattro…

quattroQuesta pubblicità, bellissima per carità, mi fa un po’ ridere.

È la pubblicità dell’Audi, noto produttore tedesco di ottime nonché costosissime auto. Utilizza panorami mozzafiato dell’Italia per pubblicizzare i suoi modelli a trazione integrale; ci sta: è la campagna pubblicitaria per il nostro paese. Ma già mi fa sorridere come abbiano utilizzato la parola italiana “quattro” per indicare i modelli a 4 ruote motrici; poi, dire in inglese che l’Italia è la terra ideale per la loro trazione integrale… Mi sembra troppo!

Vediamo di fare un po’ di ordine…

Spot pubblicitario Audi 2014 – Italia, Land of Quattro – Protagonista il SUV Audi Q5, primo monovolume a 5 ruote motrici. 😉

Premetto che anche io ho avuto un’Audi. Era negli anni 90 el l’ho tenuta fino a metà anni 2000. Il panorama delle auto italiane lasciava a desiderare. La corrispettiva Alfa Romeo dell’epoca era la 155, magari bruttina, magari “colpevole” di essere la prima “Alfiat”, infatti non la cercai anche se appassionato Alfa dei bei tempi; ma qualcuno ricorda che la 155 GTA, equipaggiata con trazione integrale Q4, ha vinto di tutto a discapito di Audi, Mercedes e BMW? Sappiate che la trazione integrale Alfa utilizza un differenziale Torsen (torque sensing) di tipo C, ossia di terza generazione, più avanzato del Torsen B implementato da Audi nella sua tanto pubblicizzata trazione Quattro. Per altro, Audi utilizza il nome Quattro anche su modelli che non hanno una vera trazione integrale ma un meccanismo elettronico chiamato Haldex, simile al Q2 della Alfa Romeo, che più correttamente differenzia le denominazioni. Solo recentemente i modelli top Audi hanno cominciato ad aggiornarsi al Torsen C utilizzato dall’Alfa Romeo. E questo è un dato di fatto.

Sempre come premessa, voglio sottolineare che anche io sono stato vittima di un pregiudizio anti-Fiat e pro-auto tedesche: Fiat: bleah; VW: wow! Poi nel 2010 ho acquistato la mia prima Alfa e…. WOW!

Oggi sono certo che il pregiudizio italico, basato molto sulle apparenze (se hai una BMW o un’Audi, suona molto più “figo” di altro) ma anche sulla sulla convinzione che ciò che viene dall’estero sia automaticamente migliore, sia dannoso per la nostra economia e quindi per tutti noi. È ovvio che ognuno è libero di scegliere come spendere i propri soldi e di spenderli bene, ricercando il prodotto migliore rispetto al budget prefissato. È anche vero che i costruttori italiani non hanno offerto molta scelta agli automobilisti, limitando le uscite di nuovi modelli o bloccandole del tutto, convinti che non sarebbero stati acquistati. Viene prima l’uovo o la gallina? Con ampia possibilità di scelta di auto italiane gli italiani avrebbero comunque preferito le tedesche? Non lo so. L’unica cosa che voglio dire è che mi sembra molto autolesionista l’atteggiamento della gran parte degli automobilisti italiani che, quasi divertiti, denigrano apertamente la produzione nostrana, come per giustificare i grossi esborsi che hanno sofferto per poter acquistare e soprattutto mantenere Mercedes, BMW ed Audi. Possono così, nella loro testa, guardare dall’alto in basso chi ha acquistato magari un’Alfa Romeo, spendendo meno (non ci sono le spese di importazione), specialmente al momento della manutenzione, ed avendo come minimo la stessa qualità a parità di cilindrata ed allestimento. Quindi ci ritroviamo case estere come Audi, il cui nome è la traduzione in latino del cognome del fondatore (Hersch = ascolta), che fanno anche uso dell’italiano per denominare i modelli a trazione integrale e che sfruttano abilmente la situazione facendo leva sull’esterofilia nostrana, spacciando la nostra terra come ideale per le auto loro.

Finita la premessa, alla Audi va riconosciuto di avere implementato per prima la trazione integrale su normali automobili.

Famosi i successi della prima 4 ruote motrici nei rally, la Audi Quattro, che dominò la scena nella prima metà degli anni 80, cominciando proprio con l’abbattere lo strapotere della Lancia Stratos. L’idea originale fu quella di utilizzare due normali trazioni agganciate ad un differenziale centrale manuale che distribuiva la trazione tra posteriore e anteriore a seconda dei comandi del pilota. Già dall’87 Audi implementò il primo differenziale centrale Torsen, capace di distribuire automaticamente la trazione a seconda delle condizioni di guida.

Nella seconda metà degli anni 80 apparvero nel panorama dei rally le Lancia Delta integrali, che divennero presto le auto da battere fino ai primi anni 90. Adottavano un differenziale anteriore libero, un differenziale centrale epicicloidale con giunto viscoso (detto anche giunto Ferguson) di bloccaggio che ripartisce la coppia motrice in modo asimmetrico sui due assi (56% all’anteriore e 44% al posteriore), e differenziale posteriore autobloccante Torsen.

L’alfa Romeo riprese negli anni 90 quella tecnologia, ormai proprietaria nel gruppo Fiat, per allestire alcuni modelli di Alfa 33 e 164, ma soprattutto le 155 GTA destinate alle corse, denominandola Q4. L’Alfa 33 Q4 uscì nel 1983. La trazione integrale era inserita manualmente ed il trasferimento della coppia era assicurato da un giunto Ferguson che provvedeva a trasmettere la coppia al retrotreno non appena si verificava un aumento dello slittamento tra l’albero di entrata e l’albero di uscita del giunto, trasmettendo così la coppia al ponte posteriore ed arrivando anche al 50% del totale. Nell’Alfa 164, come poi nella 155 e nella 156, la trazione integrale era ottenuta invece con 3 differenziali di cui uno posizionato nell’asse anteriore, collegato con il differenziale centrale. Quest’ultimo era montato all’uscita del cambio e collegato con il differenziale posteriore. Il differenziale posteriore era di tipo autobloccante Torsen C. Operava quindi una trazione permanente e dinamica che dava luogo ad una ripartizione di coppia motrice del 57% sulle ruote posteriori e di 43% sulle ruote anteriori.

La trazione integrale Alfa Romeo è stata disponibile sulla 156 e sulla 159, nonché sul coupé Alfa Brera e sulla Spider. Oggi la utilizza anche la Maserati e sarà disponibile anche sulle future Alfa sviluppate con l’ausilio di tecnici Ferrari e Maserati a partire dalla Giulia che uscirà a giugno 2015.

Con questo, non voglio certo dire che le Audi quattro non siano buone macchine, ci macherebbe altro! Vorrei dire a chi denigra la tecnologia automobilistica italiana, che a partità di allestimenti e cilindrate, le auto italiane non hanno assolutamente nulla dia invidiare a quelle tedesche. Nella fattispecie, Alfa Romeo non ha nulla da invidiare all’Audi (se non la disponibilità di modelli e allestimenti). Anzi, ha insegnato ad Audi come farle le macchine. Audi ha imparato molto bene. Certo Alfa Romeo al giorno d’oggi non consente molte scelte, ha solo la piccola Mito e la due volumi Giulietta. Una berlina media non c’è da quando hanno smesso di produrre la 159 e si dovrà attendere giugno 2015 per vedere la Giulia. A titolo di esempio, tornando a me come ex utente Audi, se avessi continuato ad acquistare Audi con lo stesso criterio con cui ho scelto un’Alfa Romeo, oggi avrei una A4 Avant 1.9 TDi del 2004. Sarebbe davvero meglio? Sono certo di no. A cominciare dall’estetica, l’Alfa 156 sportwagon disegnata da Giugiaro è avanti anni luce dalla A4 Avant B6 della stessa età. Accetterei qualunque sfida di affidabilità e durabilità tra il Fiat 1.9 JTD ed il VW 1.9 TDi. E’ chiaro che sia anche una questione di gusti, c’è chi preferirebbe le linee della vecchia Audi ed i lsuo stile più austero. L’importante sarebbe non scegliere per pregiudizio. Ma purtroppo sono convinto che la maggioranza degli automobilisti italiani, tra i due modelli abbia già preferito il tedesco (non ho dati alla mano), sebbene la 156 sia una delle Alfa più vendute di tutti i tempi.

Ma insomma, come si permette Audi? Ha un nome latino; negli anni 60 è entrata a far parte del gruppo Volkswagen con l’intenzione di diventare l’Alfa Romeo di Germania, poi si inventa la trazione integrale e la chiama in italiano “quattro”; l’Alfa Romeo la supera con la sua trazione integrale Q4, ed Audi ha l’ardire di costruire un SUV prima di Alfa Romeo e chiamarlo Q4!? E come si chiama la versione con 4 ruote motrici? Audi Q4 quattro….

Ma dai…. un po’ di rispetto! 😉

Saluti dall’Italia, terra del Q4… (ma del Q4 Audi o del Q4 Alfa Romeo? Non capisco…)

Alfa Romeo 1.9 JTD seconda serie vs. Audi A4 Avant 1.9 TDi B6

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