A volte mi chiedo quanto ci manchino davvero i tempi andati, al punto tale di credere sul serio che si stava meglio prima. Gli anni 70, per esempio, sono tanto di moda oggi. Anch’io provo nostalgia per certe cose e mi manca il senso di libertà che avevamo quando non utilizzavamo cellulari, social network e computer. Non mi mancano gli anni di piombo, però. Quindi qual è il problema? Probabilmente si tende ad affezionarsi al periodo in cui si è stati giovani e più spensierati, quindi i nati negli anni 60 come me hanno nostalgia degli anni 70 e 80. Niente di più semplice…
Gli oggetti di circa 30 anni fa ed oltre ricadono nel campo del cosiddetto “vintage”. Comincia a diventare quasi una vera e propria mania ed i prezzi a cui si vendono oggetti così vecchi a volte hanno del grottesco. I nati negli anni 60 sono oggi attorno ai 50 anni e sono (siamo) una banda piuttosto numerosa. Mi sembra di ricordare che il mio anno, il 1964, sia stato il più prolifico. Siamo quindi oggi noi nell’età della piena maturità (ed oltre) e quindi le mode, l’andamento dei mercati, ecc., li stiamo in qualche modo influenzando noi già da più di un decennio. Sarà forse quindi per questo che gli anni 70 sono tornati di moda?
In campo audio, gli oggetti degli anni 70 e 80 sono a volte osannati come se fossero davvero migliori di quelli di oggi. E sembra che la gente sia disposta a spendere cifre inimmaginabili per portarsi a casa oggetti magari belli, ma tutto sommato ben superati tecnologicamente. Ma possibile che un amplificatore di 30 anni suoni meglio di uno costruito oggi? Direi proprio di no!
Il mio impianto è basato su amplificatore e diffusori degli anni 90, non proprio vintage ma quasi. Ancora suonano bene, quindi non ho voglia di mettere mano al portafogli per aggiornarli, non è proprio il momento. E’ pur vero che alcuni bei prodotti d’epoca possono ancora dire la loro. Ad esempio, il mio giradischi, un Thorens TD-160 degli anni 70, ha ancora delle buone carte da giocarsi. Se confrontato con i migliori giradischi odierni magari perde, ma non con i migliori giradischi di fascia economica. Ma è un caso particolare: costruire un giradischi a telaio flottante oggi comporterebbe prezzi che lo porterebbero a confrontarsi con avversari da oltre 2000 euro che io non potrei certo permettermi, quindi mi tengo quello, so come regolarlo al meglio e mi godo le sue prestazioni.
Tempo fa mi imbattei in alcuni forum che parlavano di come suonassero bene delle testine degli anni 80, per certi versi preferibili a quelle odierne della stessa marca.
Le testine per giradischi non subiscono un forte invecchiamento, si tratta di piccole bobine e magneti sistemati a dovere dentro un guscio. Ovviamente le puntine, dette aghi o stili, vanno sostituite periodicamente. Io da tempo sono affezionato al marchio Grado e alle loro testine, avendo dal 2005 implementato sul mio Thorens un’ottima Grado Prestige Gold, il top della fascia media del produttore newyorkese. Su Internet si parla molto di come alcuni stili ancora prodotti dalla Grado per delle sue vecchie testine fuori produzione potessero donare alla Gold un suono vicino alle testine Grado di fascia elevata. Io stesso acquistai uno stilo 8MZ e ne fui molto contento. Poi mi feci convincere a provare un corpo testina della stessa epoca (anni 80), l’8MX. Mentre smontavo lo stilo dalla mia Gold per provarlo sulla 8MX, mi è caduto per terra rovinandosi irreparabilmente. Un bel guaio…
Scoprii subito che il prezzo del ricambio era salito da 100 a 150 dollari nel frattempo, sicuramente grazie all’enorme chiasso creato in rete sulla loro supposta enorme qualità. Un vero salasso per me, specie quando penso che l’attuale top di categoria della Grado, la Prestige Gold1, si può trovare appena sotto i 200 euro, stilo incluso…
Ora che mi confrontavo con una spesa un po’ esagerata al momento, la razionalità si era fatta avanti: possibile che alla Grado siano a un certo punto impazziti ed avessero aggiornato negli anni recenti le loro testine con altre di qualità inferiore? Una delle tante cose che mi piace della ditta italoamericana Grado, è che non introducono modelli nuovi ogni anno per attirare nuovi acquirenti. La fama dei loro prodotti è ben altra. E’ noto come John Grado non sia interessato a rinnovare un suo modello se non ritiene di aver davvero capito come aggiungere qualcosa di davvero valido. Se mi fido di come lavorano i Grado, allora perché una Prestige Gold1 del 2015 deve essere inferiore ad una 8MX o 8MR degli anni 80?
Interpellata la Grado per email, che per inciso mi ha risposto in dieci minuti, il loro consiglio è stato di usare una Gold1. Ovvio, perché dovrebbero spingermi ad acquistare un prodotto che non fanno più? Ma quando poi ti dicono che non possono prevedere il comportamento di uno stilo non progettato per la Gold1 pensi che la cosa non sia del tutto fuori dalla logica.
Appena mi sono messo alla ricerca ho trovato ottimi prezzi per Grado Prestige Gold1 usate per brevissimo tempo. Il problema è che mi sono lasciato infinocchiare da un annuncio per una Grado Gold1 usata pochissimo ad un prezzo inferiore alla metà di una Gold1 nuova! Mai acquistare usato su Internet se si richiede come forma di pagamento la ricarica di una Postepay!
Insomma, al momento la Gold1 usata non si è vista ed il venditore è sparito. Che significherà mai? Mi sono così di nuovo rivolto al fido sito Audiokarma, dove un signore dal nome Marc Morin si è offerto di riparare il mio stilo 8MX. Sembra che il danno non sia grave e che il cantilever possa essere raddrizzato. La caduta non dovrebbe aver causato danni alla punta di diamante, ben resistente a impatti così lievi, generati da una così piccola massa in caduta: al limite può aver generato un micro buco nel pavimento…
Purtroppo, sebbene lo stilo sia stato raddrizzato, il livello di uscita è molto basso. Non so se il risultato sarà soddisfacente.
Quindi nel frattempo ho fatto marcia indietro, sto ascoltando la mia Signature 8MX degli anni 80 con lo stilo Gold1 acquistato nel 2010. In futuro spero di alternare a seconda degli usi la coppia 8MX/8MZ (o /MCZ!) a quella Gold/Gold1. Mi resterà il dubbio di come siano le prestazioni di una moderna Gold1 rispetto ad una assemblata Signature 8MX/8MZ, ma per ora …bene così!