Così cantavano i Pearl Jam nel lontano 1994, nel loro album Vitalogy, il primo dei loro che ho comprato, ma in formato CD. Mentre il “black circle” è il disco nero, quello in vinile. Hanno scritto una canzone apposta per decantare le lodi del loro supporto musicale preferito. Beh, che dire, sono miei coetanei e sono cresciuti con i dischi in vinile, i 33 giri, i 45 giri, il mangiadischi, ecc. Tutto molto bello. Ma oggi? Ne vale ancora la pena? Sono in tanti a pensare di no, davvero molti. Eppure da qualche anno le vendite dei CD sono in calo costante; quelle degli LP crescono. Intendiamoci, non si parla di sorpasso, non accadrà mai. Ma c’è una possibilità: che il CD scompaia definitivamente distrutto dalla musica liquida, quella su file, l’LP no… 😉
Non chiamatemi maestro…
Il “maestro” in italiano (senza scomodare vocabolari) è una persona particolarmente capace in una data materia od arte, che sa usare in modo ammirevole uno strumento qualunque. Nelle arti marziali il maestro ha un’aura mistica, è maestro di vita, anche. Io insegno Aikido dal 2010 e ogni tanto a qualcuno “scappa” di chiamarmi così, anche se sa che mi dà fastidio…
Ho scoperto di essere un criminale!
Io un criminale? Mah… in realtà faccio il geologo, ho lavorato anche come rilevatore, a contatto con la natura, ho fatto un po’ di ricerca all’università, mi sono sempre considerato un ambientalista (magari tenendo in considerazione che anch’io guido la macchina, uso energia, ecc.). Ora sono in una piccola azienda che si occupa di esplorazione e ricerca di idrocarburi. Ma forse non dovrei dirlo in giro…
Io e l’Aikido
Ho cominciato a praticare Aikido con Valter Francia nel 2001 e glie ne sarò sempre grato. E’ stato lui a iniziarmi in questa arte e non lo dimenticherò mai. Ricordo benissimo la sensazione di euforia all’inizio di ogni giornata che avrebbe previsto un allenamento. La giornata cominciava meglio sapendo che in serata ci sarebbe stato l’Aikido. Chi mi conosce bene sa che è così e che quello che dico/scrivo non ha mai secondi fini, non c’è niente tra le righe. Mai.
Ma chi me lo fa fare…?
Per me e l’Aikido è stato amore a prima vista. Mi ha fulminato nel 2001 e da allora non ho più smesso, arrivando addirittura ad insegnare ad un piccolo gruppo dal 2010. Aikido per me significa benessere, mi ha sempre fatto sentire meglio, sia da praticante che da insegnante. E’ una disciplina meravigliosa, per cui sarò sempre grato sia a chi l’ha creata che a chi per primo me l’ha svelata. Ma non è tutto rose e fiori…
Musica: liquida o …solida? Questo è il problema!
Ho un dilemma (gli audiofili hanno sempre dubbi assillanti, problemi che li angosciano, dilemmi che tolgono il sonno e l’appetito…).
Il mio impianto HiFi ha più di 20 anni. Per la precisione parlo di diffusori e amplificatore. All’epoca era di tutto rispetto. Per capirci, spesi più di 1 milione a componente alla fine del 1991. La sorgente è molto più recente, un lettore CD/DVD dall’ottima qualità sonora e stupefacente qualità video. Euro 150 usato nel 2010…
Ora: escludendo l’ottimo giradischi Thorens, la sorgente è l’anello forse un po’ più debole della catena. Forse (ripeto) l’impianto meriterebbe un lettore più blasonato?
Ma al giorno d’oggi potrebbe essere più razionale puntare sulla cosiddetta musica liquida: estrarre le tracce dai miei CD su hard disk in un formato non compresso (lossless) e per il nuovo acquistare in rete file audio ad alta defiizione (Flac o simili). L’acquisto da fare sarebbe un opportuno convertitore digitale/analogico (DAC) con cui far suonare il mio MacBook in modo davvero HiFi. Ma ho davvero voglia di crearmi una libreria digitale di musica su hard disk e cominciare (come per le foto) a preoccuprami dei backup, della sicurezza dei dati digitali che possono svanire per un qualunque guasto?