La prima cosa che distingue questi due momenti dell’Aikido è l’aspetto psicologico. Una proiezione sarà percepita da un pubblico non preparato come una sconfitta, un qualcosa di doloroso, che debba fare “molto male”. Per quel che riguarda l’immobilizzazione, chi non ha mai praticato non la conosce, ma la sensazione di dolore è molto diffusa tra i giovani praticanti che non hanno una tecnica abbastanza sviluppata da poter accettare questo “dolore” causato da un amico, un partner più qualificato o un insegnante che rappresenti il loro ideale tecnico.
Perché i gradi Aikikai
Il 29 marzo 2014, durante il suo stage a Roma, ho ricevuto dalle mani di Philippe Gouttard il mio diploma di 3° dan Aikikai di Tokyo.
E allora?
Infatti, niente di particolarmente speciale, di 3° dan, Aikikai e non, siamo una marea. Hai voglia ancora a camminare…
E poi, come tutti sanno benissimo, basta pagare, un modo per avere i gradi da Tokyo lo si trova.
Vorrei solo buttar giù qualche riflessione sui gradi (Aikikai in particolare) e il loro significato.
Le tecniche del corpo
Per anni allievo di Seigo Yamaguchi, Kono Yoshinori è un artista marziale giapponese studioso delle cosiddette “tecniche del corpo” (身体技法, Shintaigihou).
Nato nel 1949 a Tokyo, Kono ha pubblicato numerosi testi sul bujutsu e su quelle che chiama “tecniche del corpo”, il modo più appropriato ed efficiente di usare il proprio corpo, basato sul bujutsu tradizionale. Recentemente è diventato popolare in Giappone per l’applicazione dei principi del bujutsu in altre aree come gli sport e l’assistenza infermieristica.
L'Aikido e l'ascolto dei tessuti
Durante i nostri studi di osteopatia, ci è stato insegnato che i tessuti hanno una loro vita. Tutti i tessuti, indipendentemente dalla loro composizione, vivono, muoiono e si riformano al ritmo della vita delle cellule che li compongono, ma hanno un movimento proprio, che ci dà la mobilità e la libertà senza le quali non potremmo vivere.
Film e libri per budoka
La nostra arte marziale non è certo la più famosa. Questo anche perché nell’ambito della letteratura e del cinema non è molto rappresentata. Forse ciò è dovuto al fatto che mal si presta alla sopraffazione dell’altro, che sicuramente fa più spettacolo della risoluzione pacifica del conflitto. Infatti in questo articolo non parleremo molto di Aikido ma del substrato culturale in cui si è formato, aiutandoci con due forme d’arte quali la letteratura ed il cinema.
Un praticante, molte arti marziali
E’ chiaro che tutte le arti marziali rispondono a qualunque requisito dei praticanti: efficacia, difesa personale, benessere, abilità manuale. Ma, per fortuna o purtroppo, noi che siamo il loro insegnanti non possiamo essere esperti di ogni situazione e rispondere ad ogni domanda dei nostri allievi.
Credo che le arti marziali dovrebbero seguire la crescita fisica e mentale dei praticanti. Mi è sempre stato evidente come ogni arte marziale corrisponda ad un’età della vita e quindi ad una percezione diversa. Queste differenze si attenuano con l’età e nel corso della pratica.