Verso la metà degli anni Novanta, Apple si è trovava a fare i conti con un sistema operativo che aveva raggiunto i suoi limiti strutturali di sviluppo. L’architettura a multitasking cooperativo era oramai una tecnologia sorpassata e quindi nel 1994 decise di avviare il progetto Copland, con lo scopo creare un nuovo sistema operativo moderno e libero dalle limitazioni tecniche del precedente Mac OS. Il progetto fallì nel 1996 per motivazioni tecniche e di politica interna (alcune migliorie di Copland vennero integrate nel Mac OS 8 rilasciato nel 1997). Apple decise quindi di tentare un’altra strada, acquistando un sistema operativo esterno e adattandolo all’architettura Macintosh.
I vertici dell’Apple sondarono il mercato alla ricerca del nuovo sistema operativo e, dopo una travagliata trattativa prima con Be Incorporated e poi con NeXT, alla fine decisero di optare per OpenStep. Acquisirono dunque la NeXT, la compagnia che era stata fondata da Steve Jobs dopo la sua estromissione da Apple del 1986. Nel 1997, dopo risultati commerciali altalenanti, l’amministratore delegato di Apple Gil Amelio venne allontanato e Jobs assunse nuovamente la carica di CEO ad interim. La situazione della Apple, che a fine 1997 registrava un miliardo e quaranta milioni di dollari di perdite, migliorò sensibilmente con un utile a fine 1998 di oltre 309 milioni di dollari.
Mentre lo sviluppo di Mac OS X era ancora in corso, Jobs lanciò l’iMac, un modello di personal computer all-in-one, cioè comprendente schermo e le altre componenti nello stesso telaio del computer. Grazie all’intesa col nuovo designer inglese Jony Ive, Jobs riuscì a sviluppare la sua idea di un computer personale che fosse anche bello da vedere, con un design unico che includeva gli altoparlanti interni ed una forma arrotondata e semitrasparente che lasciava intravvedere i circuiti interni. Il nome iMac voleva trasmettere il messaggio di un Macintosh pronto per l’era di Internet, rientrando così nel mercato dei prodotti di massa.Lo sviluppo di Mac OSX prevedeva in origine la realizzazione di un nuovo sistema operativo basato sulle librerie OpenStep in cui i programmi scritti per i precedenti Mac OS sarebbero stati eseguiti da un emulatore che li avrebbe separati dal nuovo sistema operativo. Il nuovo sistema operativo aveva il nome in codice di Rhapsody, e doveva essere disponibile per la fine del 1998.I manager Apple si aspettavano che gli sviluppatori portassero i loro programmi sulla nuova piattaforma basata sulle librerie OpenStep, dato che queste consentivano uno sviluppo più flessibile, elegante e veloce delle applicazioni. La maggior parte degli sviluppatori tuttavia si rifiutò: la piattaforma Macintosh appariva al termine della sua vita e gli sviluppatori non volevano dedicare molto tempo e denaro allo sviluppo di programmi per una piattaforma che stava morendo.
I piani cambiarono radicalmente nel 1999, quando Steve Jobs, durante il WorldWide Developer Conference (conferenza degli sviluppatori Macintosh), annunciò l’abbandono del progetto Rhapsody. Al suo posto gli sviluppatori Apple avrebbero realizzato una versione moderna del Mac OS chiamato Mac OS X (X stava per decimo), che avrebbe preso il meglio dei due precedenti sistemi. Durante lo sviluppo di OS X, gli strati più bassi del sistema operativo, composti dal kernel XNU e dallo strato BSD (lo UNIX della Berkeley), sono stati riorganizzati e ridistribuiti con una licenza open source, la Apple Public Source License. Il pacchetto completo si chiama Darwin. Darwin fornisce un sistema operativo molto stabile, solido ed efficiente, anche paragonato agli altri sistemi operativi di derivazione Unix, sebbene non sia molto diffuso al di fuori della comunità Macintosh.
Molti degli utenti Mac OS X (e non) considerano la GUI Aqua la migliore interfaccia grafica esistente. È stata imitata da molti, esistono infatti diversi programmi che permettono a sistemi operativi diversi di imitare l’interfaccia grafica del Mac OS X.
Il sistema Mac OS X ha trasformato Apple nella compagnia col maggior numero di istallazioni Unix vendute al mondo.