Tempo fa Philippe Gouttard mi segnalò un video del primo occidentale a prendere lezioni da Morihei Ueshiba: il francese André Nocquet. La rivista Aikido dell’Aikikai Italia invece afferma che il primo occidentale fu un italiano, un professore di lingua giapponese, Salvatore Mergé. Questo è il racconto di come Mergé conobbe Ueshiba nelle parole dello scomparso Stefano Serpieri:
“Decisi quindi d’iscrivermi all’Ismeo, l’Istituto per il medio e l’estremo oriente diretto allora dal prof. Tucci, al corso di lingua giapponese, pensando che l’apprendimento di quell’idioma avrebbe facilitato la mia ricerca in quel Paese di qualcosa o di qualcuno che sarebbe stato poi d’ausilio nella mia ricerca spirituale. L’insegnante di lingua giapponese per il mio corso era il prof. Salvatore Mergè ed era l’anno 1957; ecco come raccontò il suo incontro con il Maestro Ueshiba: “Finalmente, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, fu fatto entrare in casa per ricevere la risposta alla sua richiesta d’incontro con il Maestro Ueshiba. Fu fatto accomodare in una stanza dove c’era un signore anziano che stava leggendo un libro e che non sollevò minimamente il capo quando lui entrò. Dopo un po’ di tempo che lui aspettava, la persona che leggeva si alzò e, senza proferire parola, uscì dalla stanza. …” Questa situazione si svolse ancora altre volte, con grande sacrificio del prof. Mergè, che doveva affrontare il viaggio fino alla casa del Maestro Ueshiba e poi andare al lavoro presso l’ambasciata italiana di Tokyo. Quando arrivò il giorno in cui potè parlare con il maestro lo riconobbe nella persona che non gli aveva mai rivolto la parola mentre attendeva nella stanza della casa di O Sensei. Fu accettato come allievo, e l’evento fu abbastanza straordinario, poiché il Maestro Ueshiba durante il periodo della guerra non aveva voluto nessun nuovo studente per i corsi di Aikido,figurarsi uno straniero!”
Intravedevo nell’Aikido il cammino che avrei dovuto percorrere per iniziare una via di conoscenza interiore,e nel Maestro Ueshiba la guida spirituale che cercavo. Di tutto questo ne parlai con il prof. Mergè che mi ascoltò con attenzione e curiosità, ma l’unica cosa che ottenni da lui fu che una sera venne nella palestra di judo che allora frequentavo e mi fece vedere, anzi più che vedere spiegò, alcune tecniche di Aikido parlando di unione di ki ed altre cose che in quel momento non capii.
Un giorno tutti noi studenti dei corsi di lingua giapponese fummo invitati presso l’ambasciata del Giappone per una conferenza sulla cultura di quel Paese. In quell’occasione il prof. Mergè mi presentò una ragazza giapponese che si trovava in Italia per studiare arte, anzi scultura, presso il laboratorio di Pericle Fazzini. Nella presentazione che fece disse che anche la ragazza studiava Aikido, e mi presentò a lei come uno studente di lingua giapponese molto interessato a quest’arte marziale.
La ragazza si chiamava Haru Onoda.”
Il nostro amico Marco Muccio, che a quei tempi c’era, aggiunge:
Confermo in parte quanto raccontato alla rivista dell’Aikikai d’Italia dallo scomparso M° Serpieri (che conobbi a suo tempo), sulla base di quanto saputo, all’epoca, da un medico mio amico, allievo intimo di Salvatore Mergé.
La cosa interessante è che i primi allenamenti di Aikido con Salvatore Mergé furono svolti a casa sua, con estenuanti esercizi particolari per lo sviluppo dell’hara e ukemi sui cuscini per terra!
L’unica cosa che non mi torna è che il primo incontro tra il Mergé e Ueshiba avvenne, (se non mi confondo con quanto mi fu raccontato circa 30 anni fa..) in treno e il segretario che accompagnava O’Sensei invitò, per conto del maestro, il Mergé pur non conoscendolo, consegnadogli un biglietto da visita, ad andarlo a trovare a casa.
La cosa, molto insolita di per sè, non parve strana perché il Mergé era un profondo “studioso” di “esoterismo della tradizione romana-occidentale”….e così inizio a studiare Aikido.
Se non ricordo male, la signora Onoda era stata, mi disse il compianto M° di Judo Betti Berruto, per circa un anno segretaria di O’Sensei, ma non ne sono sicuro.
Non vorrei che o io (o altri) confondano l’episodio dell’attesa nello studio di O’sensei, raccontato credo anche da Itsuo Tsuda (all’epoca interprete di Nocquet), attribuendo a Mergé quanto accaduto a Nocquet. Purtroppo non posso confermare, xchè non ricordo bene, ma non è importante. Sicuramente, il primo allievo occidentale fu il Mergè.
Per ricordare questo, quando partecipai alla fondazione di un gruppo di tiro con l’arco tradizionale (Kyudo), suggerii di intitolare il gruppo “femminile” di quella neonata scuola al M° Mergé e dagli eredi ci facemmo dare una sua foto.