Cosa hanno di speciale i “sampietrini”, quei mattoncini quadrangolari tipici della pavimentazione delle vecchie strade di Roma? I sampietrini sono stati utilizzati per la pavimentazione delle strade romane dai tempi di Papa Sisto V, verso la fine del ‘500. Il termine è stato coniato più avanti, dopo i lavori per rinnovare il lastricato di San Pietro nel 1725. “Duro come un sampietrino” è un modo di dire piuttosto diffuso a Roma. Si tratta di mattoncini fatti di una roccia vulcanica piuttosto densa e pesante. Beh, per un geologo è certamente interessante: a prima vista la si potrebbe confondere col basalto. Ma un tipo speciale di basalto. Anzi, non è corretto chiamarlo basalto. In realtà si tratta di una roccia piuttosto rara nel mondo ma non nel mediterraneo. Per capirlo bisognerebbe sapere cosa sono e come sono fatti i basalti…
Geologia
L’insegnante
Ai tempi della scuola superiore avevo la testa tra stelle, galassie e nebulose, volevo fare l’astronomo ed avevo un professore di matematica e fisica che mi faceva sognare. È forse lui il responsabile se mi sono appassionato alle scienze fino a prendermi una laurea in questo ambito ed è grazie a lui che ho potuto sviluppare le capacità per riuscirci. Quando mi iscrissi a quell’istituto e capitai in quella sezione, qualcuno mi profilava seri guai con quel professore, un matto, fuori di testa, una vera gatta da pelare. Altri lo consideravano un genio, con un metodo di insegnamento tutto suo, davvero difficile da seguire. Insomma, il consiglio era di cambiare sezione.
Amatrice e Geologia
Sono un geologo e come può un geologo non amare Amatrice ed i monti circostanti? I monti della Laga sono famosi tra i geologi dell’Appennino, hanno un significato preciso nella sua dinamica. E sono bellissimi, verdi, con piccoli paesi armoniosamente arroccati sui versanti a partire dai 1000 m di quota, in un’area che comprende Lazio, Marche, Umbria ed Abruzzo lungo la valle del fiume Tronto.
Ancora su terremoti e trivelle…
Dopo il terremoto dell’Emilia del 2012 i media hanno dato largo spazio alle supposizioni, paure e congetture riguardanti le possibili responsabilità delle attività legate ad estrazione di idrocarburi nella Pianura Padana. Il risalto è stato tale che la Regione Emilia Romagna decise di incaricare una commissione di esperti per chiarire l’accaduto. Fece molto scalpore il fatto che il rapporto della commissione fu reso pubblico solo dopo due mesi dalla conclusione dei lavori, cosa che non fece altro che alimentare i dubbi su come in realtà stessero le cose.
Di terremoti e trivelle
Da qualche tempo alcuni movimenti popolari ed organizzazioni territoriali hanno manifestato preoccupazione che i terremoti possano essere provocati dalle attività di estrazione di idrocarburi nei pressi di zone sismiche. In particolare, dopo il terremoto dell’Emilia del maggio 2012, molti si sono scatenati contro le attività estrattive della zona, additandole come possibili cause del terremoto che aveva provocato ingenti danni e diverse vittime. Come geologo inorridisco di fronte a queste idee e soprattutto non riesco ad immaginare come si possa accusare attività così superficiali di aver provocato crolli di edifici e strutture che erano state costruite senza rispettare i dovuti criteri sismici. Il dato di fatto più triste è che terremoti della stessa entità di quello dell’Emilia del 2012, ma anche di quello dell’Aquila del 2006, non avrebbero neanche fatto notizia in altri luoghi del pianeta dove, conoscendo bene la sismicità del territorio, si costruisce in modo che le strutture resistano. E la sismicità del territorio è ben nota anche da noi. Solo che basta un terremoto tutto sommato “piccolo” a creare tragedie, quando nel resto del mondo industrializzato questi terremoti a stento si notano. Ma qui non si parla di aver costruito male. No. Sono stati i “petrolieri”…
I danni dell’ignoranza
L’ignoranza non è solo brutta ma fa anche danni molto gravi. Recentemente il Senato aveva approvato una nuova legge contro i reati ambientali, un’ottima legge se non fosse per una norma che inseriva tra i reati anche la tecnica di prospezione sismica a mare utilizzata normalmente in tutto il mondo. Per fortuna del progresso scientifico e tecnologico e dell’immagine del nostro paese, già non troppo edificante, per cui si fatica ad attrarre investimenti esteri, il Senato ha approvato la legge contro gli ecoreati eliminando la norma contro le prospezioni a mare. Ed ecco che la rete pullula di proteste contro il governo che avrebbe dato così via libera ai petrolieri con le loro bombe a mare, le cosiddette “bombe sismiche”.