Author: Pasquale Robustini
La Filosofia dell’Aikido – estratti dal libro di John Stevens
Tratto dall’omonimo libro di John Stevens edito da Edizioni Mediterranee.
Come ogni sistema filosofico, l’aikido è definito da un insieme di principi fondamentali. Innanzi tutto, esso sottolinea l’importanza delle “quattro gratitudini”.
1. Gratitudine verso l’universo
È la gratitudine per il dono della vita, uno stato dell’essere estremamente prezioso e assai difficile da raggiungere. Secondo la dottrina buddhista, l’anima che trasmigra ha le stesse probabilità di reincarnarsi in forma umana quante ne ha una tartaruga cieca che emerge una volta ogni cento anni di infilare la testa nel foro di un tronco che galleggia nel grande oceano.
Leonardo sensei
Il giorno prima di scrivere questo articolo ho ricevuto una grande lezione di Aikido dal mio maestro.
Chi mi conosce sarà sorpreso da questa mia affermazione. Non uso il titolo di maestro, non voglio essere chiamato così e, come ho già scritto in precedenza, ritengo che una persona, per essere nostro maestro, debba avere almeno l’età per essere nostro genitore. Quindi sono nella situazione di non avere, in questo senso, maestri di Aikido, visto che chi seguo non potrebbe essere mio padre. Però, qualche anno fa ho avuto modo di scoprire che il concetto può anche essere invertito: si può e si deve imparare molto anche da chi ha l’età per poter essere nostro figlio, specie se proprio di nostro figlio si tratta.
Aikido e fine del mondo
Alcuni di noi hanno organizzato stage di Aikdo di “fine anno” nel solstizio d’inverno, il 21 dicembre 2012, data in cui i Maya avrebbero previsto la “fine del mondo”. Insomma, uno “stage da fine del mondo”, finire tutti in bellezza sul tatami, o per festeggiare la mancata fine del mondo come hanno fatto alcuni, forse non è una cattiva idea…
Ma finisce davvero il mondo oggi mentre scrivo? E che c’entra l’Aikido?
Esami e bocciature
L’estate del 2012, al consueto stage estivo di Philippe Gouttard a Follonica, sono stato bocciato al mio esame da 3° dan Aikikai dal grande maestro francese. Per chi come me tiene un corso di Aikido, anche se solo da poco tempo, potrebbe essere un grosso danno di immagine, almeno secondo alcuni. E poi le sensazioni che si provano dopo una bocciatura sono disparate. Un po’ la voglia di praticare cala, si prova una certa stanchezza mentale nella consapevolezza che tutto ciò che si è fatto non è stato abbastanza, quando invece ci sembrava davvero tanto. Come in un incidente a cavallo o sulla bicicletta, l’importante è ricominciare subito! Grazie al cielo ero ad uno stage, quindi immediatamente dopo l’esame – pratica!
Intervista a William Gleason (2008)
di Pasquale Robustini e Marco Marini
Lo scorso Dicembre 2008, la città di Roma è stata teatro di un evento da ricordare per l’Aikido in Italia. Il Maestro William Gleason, allora VI dan Aikikai ed allievo del Maestro Seigo Yamaguchi (1924-1996), ha tenuto il suo primo stage di Aikido in Europa.
Durante un pranzo in un ristorante giapponese della capitale abbiamo colto l’occasione per fargli alcune domande, non tanto sul suo percorso nell’Aikido, quanto su argomenti universali quali i princìpi dell’Aiki.