Esistono numerose scuole di Aikido. Il fondatore, Morihei Ueshiba, ha avuto molti allievi nel corso del tempo e molti di essi hanno creato un proprio stile. In generale, si può immaginare che, essendo ogni essere umano unico, ognuno di noi si muova diversamente e pratichi quindi in modo diverso.
Aikido Roma Nord si ispira a Philippe Gouttard nella pratica come nella didattica. Questo non significa che si ha la pretesa di essere suoi allievi riconosciuti o di poter fare tutto quello che è capace di fare lui sul tatami. Philippe Gouttard è stato a sua volta ispirato in particolare da Seigo Yamaguchi, ma si è allenato con diversi maestri ed il suo Aikido è oggi mirato al benessere psicofisico, grazie alla sua conoscenza dell’osteopatia; molta enfasi è posta sullo spirito della tecnica, sulla sua essenza, più che sul dettaglio esecutivo.
Ciò che caratterizza l’Aikido del Katsu Dojo è l’esecuzione delle tecniche nel pieno rispetto delle funzioni articolari.
- Lo scopo è esercitare le articolazioni a lavorare nella loro massima estensione e nel modo in cui sono state progettate dalla natura, cosa che consente loro di durare più a lungo. Fondamentali sono il corretto lavoro della schiena e delle ginocchia, di solito molto trascurato.
- Spesso le tecniche di Aikido provocano dolore e il corpo si uke si muove per questo motivo, quindi in contrazione. Cerchiamo di imparare ad utilizzare la naturale biomeccanica del corpo, non il dolore, per mobilizzare il partner. Eviteremo i classici problemi articolari che affliggono molti praticanti anche esperti.
- Durante la tecnica tutto il corpo partecipa, respira, ogni parte si muove in armonia; ciò evita i traumi ed è necessario per far crescere il corpo, per costruire un’intelligenza corporea.
- Il continuo contatto fisico deve aiutare a sviluppare una sensibilità tale da stabilire tra partner una comunicazione intima, profonda, fino a che basterà il semplice tocco, una presa, per comprendere tutto del nostro partner.
- L’intensità, la partecipazione, il coinvolgimento, la passione durante la tecnica è essenziale per non creare una pratica vuota, che appaia “finta” se vista dall’esterno.
Questa interpretazione dell’Aikido necessita un notevole impegno fisico e psicologico, ma ha lo scopo di mantenere giovani più a lungo e di lottare contro i propri limiti e le proprie paure per il superamento dell’Io, nel puro spirito del Budo. Il Progetto Aiki di cui il nostro dojo fa parte, è riconosciuto dal Quartier Generale Mondiale dell’Aikido, lo “Hombu Dojo” dell’Aikikai di Tokyo.