Ma è un buon allenamento?
A volte ci si chiede se l’Aikido, ritenuto “morbido, fluido, rilassato, ecc.” sia un “buon allenamento” per il fisico, per la preparazione atletica. Lo scopo dell’Aikido non è preparare atleti che possano competere in gare. Se vi state chiedendo se ci si allena con addominali, piegamenti, corse, ecc. la risposta è no, non aspettatevi un allenamento da incursori della marina. Se credete che la cosa sia una tranquilla passeggiata, anche questa volta la risposta è no.
L’allenamento può essere molto duro (sempre in rapporto alle capacità di ognuno) ed anche se “Aikido è per tutti”, non tutti sono per l’Aikido ed alcuni spesso smettono. La pratica stessa dell’Aikido consente un’ottima “costruzione” del corpo (non intesa come body building), con particolare riguardo al completo movimento delle articolazioni, alla postura fisiologicamente corretta che consenta il movimento naturale, non dannoso, ma intelligente, efficiente. E’ una dura pratica per restare più a lungo possibile “giovani” ed in forma.
Abbigliamento ed attrezzature
Il tipico abbigliamento dei praticanti di arti marziali giapponesi deriva dalla biancheria intima tradizionale, quindi andrebbe indossato sulla pelle nuda: in passato, ci si toglieva i vestiti e ci si allenava. La cintura serviva solo a tenere chiusa la giacca. Uniformi specializzate a seconda dell’arte marziale e cinture colorate sono qualcosa di relativamente moderno. La cintura resterà bianca fino al conseguimento del 1° dan.
L’hakama, il tradizionale pantalone giapponese potrà essere indossata a partire dal 1° kyu.
Se sceglierete di iscrivervi ai nostri corsi sarà necessario acquistare l’opportuno abbigliamento, consistente in un kimono bianco (detto keikogi), non disponibile presso il dojo ma reperibile nei migliori negozi di articoli sportivi o anche su Amazon (quelli per il Judo vanno benissimo). Un’ulteriore spesa da affrontare sarà quella delle armi in legno: un bastone (jo), una spada che simula la katana (bokken) ed un pugnale (tanto).
L’area di allenamento
Il luogo dove ci si allena è definito dojo. Esso consiste in una stanza il cui pavimento è coperto da tatami, un tappeto in gomma dura adatto alle cadute.
All’interno del dojo bisogna rispettare una certa etichetta, come il saluto formale entrando e uscendo, o quello da seduti ad inizio e fine lezione, oltre a semplici norme di buon comportamento che consentano una pratica in un ambiente calmo, rilassato e informale.