Nata per sostituire la “1900” – della quale ereditò, praticamente immutati, gli organi meccanici – la “2000” (sigla interna 102) venne presentata al pubblico durante il Salone dell’automobile di Torino nel 1957, mentre le consegne iniziarono nel giugno dell’anno successivo.Alla presentazione era disponibile in due versioni: berlina a quattro porte (di disegno e costruzione interna) e spider (disegnata e costruita dalla carrozzeria milanese Touring).
Il motore è un’evoluzione di quello usato sulle ultime 1900, un 4 cilindri in linea bialbero di 1975 cc, che eroga 105 CV sulla berlina e 115 sulla spider.
La spider era costruita su un telaio accorciato rispetto a quello della berlina (passo di 2,5 metri contro i 2,72 della berlina) ed era quindi più corta (4,49 metri contro i 4,71 della berlina).
Le vendite della “2000” furono complessivamente deludenti, soprattutto per la berlina che venne prodotta in soli 2.893 esemplari, superata dalla spider con 3.459 esemplari[1], cui si aggiunsero i 704 della coupé. La causa principale, oltre all’anzianità del progetto, fu l’elevato prezzo di 2.600.000 Lire, poco inferiore a quello della ben più prestigiosa e raffinata Lancia Flaminia. Al fine di colmare, almeno in termini di cilindrata, il divario che la separava dalla concorrente, nel 1962 la “2000” venne rimpiazzata dalla “2600” che, però, non ebbe sorte commerciale migliore.
Concorrenza italiana e tedesca
Nella versione berlina l’Alfa Romeo 2000 non ebbe un grande successo, pesante e costosa com’era. La Lancia Flamina era una grossa concorrente, la Fiat omologa non era male, una buona macchina, nmon c’è che dire. La Auto Union 1000 non era minimamente paragonabile, un altro “cassone” tedesco. BMW cominciava a far vedere cose interessanti con la sua 1500/1600. Nella versione spider 2000 spopolava: una delle più belle decappottabili di sempre…
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