Il boom del disco in vinile di questi ultimi anni viene spesso spiegato come una riscoperta da parte di appassionati vecchi e nuovi della qualità sonora superiore dell’analogico rispetto al digitale. Molti neanche immaginano come possa suonare bene un disco in vinile, ma ci sarebbe da discutere anche su che tipo di digitale si prenda in considerazione. Il punto è un altro. Il fascino del vinile è completamente diverso. In più la cosa è diventata ormai una moda, sulla scia della voglia di “vintage” che sta prendendo un po’ tutti, quasi come se i tempi moderni non fossero mai belli come quelli andati e gli oggetti che ci ricordano come eravamo appaiono sempre più desiderabili. Ma c’è dell’altro…
Sociale
Di terremoti e trivelle
Da qualche tempo alcuni movimenti popolari ed organizzazioni territoriali hanno manifestato preoccupazione che i terremoti possano essere provocati dalle attività di estrazione di idrocarburi nei pressi di zone sismiche. In particolare, dopo il terremoto dell’Emilia del maggio 2012, molti si sono scatenati contro le attività estrattive della zona, additandole come possibili cause del terremoto che aveva provocato ingenti danni e diverse vittime. Come geologo inorridisco di fronte a queste idee e soprattutto non riesco ad immaginare come si possa accusare attività così superficiali di aver provocato crolli di edifici e strutture che erano state costruite senza rispettare i dovuti criteri sismici. Il dato di fatto più triste è che terremoti della stessa entità di quello dell’Emilia del 2012, ma anche di quello dell’Aquila del 2006, non avrebbero neanche fatto notizia in altri luoghi del pianeta dove, conoscendo bene la sismicità del territorio, si costruisce in modo che le strutture resistano. E la sismicità del territorio è ben nota anche da noi. Solo che basta un terremoto tutto sommato “piccolo” a creare tragedie, quando nel resto del mondo industrializzato questi terremoti a stento si notano. Ma qui non si parla di aver costruito male. No. Sono stati i “petrolieri”…
Fare la fila? Mica sono stupido…
Ok, è la domenica dopo ferragosto. Vuoi che ci sia personale al completo nel bar? No. Una sola persona a barcamenarsi tra il servizio e la cassa. Mi andava un cremino dopo pranzo. Attendo in fila alla cassa, avevo due ragazzi davanti e basta. Nel frattempo l’unico rappresentante del personale serviva le persone al banco. Figuriamoci se i proprietari pagano più personale per garantire un servizio fluido. Vabbè, ci sarà gente in ferie, non dimentichiamoci che ieri era ferragosto!
I danni dell’ignoranza
L’ignoranza non è solo brutta ma fa anche danni molto gravi. Recentemente il Senato aveva approvato una nuova legge contro i reati ambientali, un’ottima legge se non fosse per una norma che inseriva tra i reati anche la tecnica di prospezione sismica a mare utilizzata normalmente in tutto il mondo. Per fortuna del progresso scientifico e tecnologico e dell’immagine del nostro paese, già non troppo edificante, per cui si fatica ad attrarre investimenti esteri, il Senato ha approvato la legge contro gli ecoreati eliminando la norma contro le prospezioni a mare. Ed ecco che la rete pullula di proteste contro il governo che avrebbe dato così via libera ai petrolieri con le loro bombe a mare, le cosiddette “bombe sismiche”.
I mulini a vento
Quando ero tutto Linux e OpenOffice e lavoravo all’università tra fior di ricercatori e menti aperte, ho provato ad applicare alla realtà il fare a meno dello strapotere di Microsoft. Niente Windows, niente Office! Linux e OpenOffice funzionavano a meraviglia. Esportavo in formato Microsoft se necessario. Outlook? No, Thunderbird era fantastico. E chi ha bisogno di Internet Explorer quando Firefox è sempre stato nettamente superiore?
Buon Natalis Solis e Kado Matsu a tutti!
E’ noto come il Natale cristiano sia stato “posizionato” dalla Chiesa appena dopo il solstizio di dicembre, nella accorta opera di sovrapporre ad ogni festa pagana una festa cristiana, così come aveva fatto con le chiese costruite sui templi romani. La festa pagana del solstizio d’inverno (21 dicembre) era festeggiata sin da tempi immemori. Il sole raggiunge il suo punto più basso dell’anno a mezzogiorno sull’orizzonte il 21 dicembre (considerato astronomicamente l’inizio dell’inverno) e sembra fermarsi lì per pochi giorni (solstizio : il sole che “staziona”), poi “riparte” – ed è proprio questa la chiave di lettura. Si ricomincia, nuova vita, si va verso un tempo migliore. In occidente come in oriente, si festeggia l’inizio della fine della notte artica, un periodo duro e buio (il giorno più corto, dopo il quale le giornate si riallungano), salutando l’inizio di uno migliore, più luminoso e ricco di speranza.