La Terra ha un mantello fatto di uranio? Sarà per questo che fa caldo prima di un terremoto…

Un amico mi gira un link a un comunicato stampa di Le Scienze Web, fonte Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Il titolo: “I geoneutrini confermano che siamo appoggiati su un mantello di uranio e torio“. Io immagino qualunque geologo storcere un po’ il muso a questa frase. Perché? Perché il mantello non è fatto di uranio e torio e questa ricerca non ha scoperto che il mantello ne sia invece composto. La ricerca conferma che la maggior parte del calore interno della Terra viene dal decadimento di elementi radioattivi diffusi non solo nella crosta ma anche nel mantello. I geoneutrini sono particelle subatomiche prodotte durante il decadimento radioattivo. I neutrini provengono dalle stelle per ragioni abbastanza simili.

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Quando qualcuno disse “il geologo è inutile”

Per non dimenticare: riporto un articolo di Paolo Mauri riportato a sua volta dal sito del Consiglio Nazionale dei Geologi dove l’attuale vice Premier, nonché Ministro dell’Ambiente e dell’Economia, fece una gaffe con quella che si sperava fosse una battuta, molto infelice, in cui dichiarava che i geologi fossero inutili e che sarebbe stato inutile tenere aperti enti per gente che ha la passione di raccogliere sassi. Beh… oggi da Ministro continua a bloccare le attività esplorative per idrocarburi, continuando a sottovalutare le nostre risorse geologiche.

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C’è terremoto e terremoto…

Due parole (2) sul terremoto della California del sud del luglio 2019: magnitudo Richter registrata M 7,1. Niente male eh? Piuttosto “alta”. Viene automatico pensare ai terremoti nostrani più recenti, Amatrice nel 2016 e quello dell’Emilia nel 2012. Le magnitudo registrate erano rispettivamente M 6,0 e M 5,9. Visto così sembrerebbero appena più deboli ma hanno fatto parecchi danni e morti…. la cosa mi fa pensare. E a voi?

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Le Scienze a scuola? … Mah…

everybodyontheirdeviceEsco ora da una breve esperienza di insegnamento in una scuola internazionale. Per un anno ho insegnato scienze e geografia nelle loro classi medie. Oggi è il mio ultimo giorno e mentre i ragazzi si rilassano a modo loro io rifletto su un po’ di cose che questa breve esperienza mi ha fatto notare. Cominciando dall’ultima: tutti i ragazzi, indistintamente, si rilassano usando i loro cellulari. A uno della mia generazione viene subito in mente come avremmo fatto noi, 45 anni fa nella scuola media, a rilassarci in un’ora lasciata libera allo svago. Io di solito mi mettevo a disegnare. I computer a casa non ce li aveva nessuno. Rarissimi i primi, oggi ridicoli, giochi elettronici. Io non ho mai avuto una consolle di gioco.

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La geologia dei sampietrini

Cosa hanno di speciale i “sampietrini”, quei mattoncini quadrangolari tipici della pavimentazione delle vecchie strade di Roma? I sampietrini sono stati utilizzati per la pavimentazione delle strade romane dai tempi di Papa Sisto V, verso la fine del ‘500. Il termine è stato coniato più avanti, dopo i lavori per rinnovare il lastricato di San Pietro nel 1725. “Duro come un sampietrino” è un modo di dire piuttosto diffuso a Roma. Si tratta di mattoncini fatti di una roccia vulcanica piuttosto densa e pesante. Beh, per un geologo è certamente interessante: a prima vista la si potrebbe confondere col basalto. Ma un tipo speciale di basalto. Anzi, non è corretto chiamarlo basalto. In realtà si tratta di una roccia piuttosto rara nel mondo ma non nel mediterraneo. Per capirlo bisognerebbe sapere cosa sono e come sono fatti i basalti…

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L’insegnante

insegnanteAi tempi della scuola superiore avevo la testa tra stelle, galassie e nebulose, volevo fare l’astronomo ed avevo un professore di matematica e fisica che mi faceva sognare. È forse lui il responsabile se mi sono appassionato alle scienze fino a prendermi una laurea in questo ambito ed è grazie a lui che ho potuto sviluppare le capacità per riuscirci. Quando mi iscrissi a quell’istituto e capitai in quella sezione, qualcuno mi profilava seri guai con quel professore, un matto, fuori di testa, una vera gatta da pelare. Altri lo consideravano un genio, con un metodo di insegnamento tutto suo, davvero difficile da seguire. Insomma, il consiglio era di cambiare sezione.