Ripeto: sono uno strimpellatore, non un musicista, ma me la cavo, diciamo così…
Questo è un elenco fotografico dei chitarristi che, tentando di emulare, mi hanno portato fino al punto in cui sono. Ma cerco di non faermarmi. Continuo a studiare ed esercitarmi (nel poco tempo concesso ad un padre di famiglia), quindi ho incluso anche i chitarristi che sto tentando di emulare e che tenterò di emulare, in ordine di approccio, più o meno…
E’ vero, il primo suonava nei Pooh. C’è da vergognarsi? Mah, molti non immaginano che i Pooh hanno scritto brani piuttosto interessanti negli anni 70, delle suite “progressive” che pochi conoscono o neanche immaginano che i Pooh potessero aver creato. Di lui si dice che sia il migliore chitarrista italiano (non ho molti dubbi) e grazie al fatto di aver tentato di emularlo da ragazzo sono riuscito a farlo anche con alcuni dei successivi. Pensate solo che ancora minorenne, il suo gruppo ha aperto per Jimi Hendrix negli anni 60 a Bologna e lui che ha fatto? Una cover di Jimi Hendrix! Se tanto mi dà tanto…
Dodi Battaglia
Bruce Springsteen
Una grande persona, il bravo ragazzo del new Jersey. Un ispiratore intenso, energia da vendere, pathos, emozione, un’autentica bomba. Non a caso lo chiamano The Boss. Non è noto come bravo chitarrista ma ha una capacità espressiva e di coinvolgimento unici. Intenso come pochi.
Mark Knopfler
Tocco magistrale, gusto impeccabile nella scelta dei lick. I Dire Straits erano la Mark Knopfler Band, il suo eccellente gusto musicale ed una tecnica sopraffina hanno fatto tutto.
Un mito della storia del Rock. Monumentale capacità di riuscire a dare emozioni incredibili con il tocco di una sola nota. Si dice che la sua tecnica non sia un gran che (e lo dice pure lui), ma in realtà ha un gusto musicale incredibile e con la sua tecnica “limitata” ha creato gli assoli più famosi della storia del Rock.
Steve Lukather
Tecnica mostruosa, forse il più grande di tutti da questo punto di vista. Grande session man, capace di spaziare dal rock, al jazz, al metal, ha un controllo totale dello strumento. Un chitarrista favoloso ed estremamente completo.
The Edge
Anche lui viene a volte additato come un chitarrista con la tecnica limitata – in realtà ha una precisione pazzesca ed anche lui un gran gusto (provateci ad andare perfettamente al tempo col delay per minuti e minuti). E diciamola tutta: ha inventato un nuovo modo di suonare la chitarra. Jimmy Page lo ha definito un pittore…
Mike McCready con Eddie Vedder
I Pearl Jam hanno segnato un lungo periodo della mia vita musicale. Il cantato di Eddie Vedder è la cosa migliore che esiste nel rock odierno. Mike McCready è capace di assoli vertiginosi disegnati sui riff indimenticambili di Stone Gossard. Il più grande gruppo Rock attivo oggi.
Jimmy Page
Non ci sono parole. I Led Zeppelin hanno inventato il rock duro e questo abile session man ha inventato i Led Zeppelin. In realtà si tratta anche qui di blues, quello con l’impatto sonoro più esplosivo e violento della storia – che la storia ha fatto, inventando un genere. Vengono tutti da qui…
Jimi Hendrix
Grande rivoluzionario della chitarra. Oggi fanno tutti quelle cose ma le ha inventate lui. Nessuno prima di allora era stato capace di fare tanto, di rivoluzionare completamente l’uso di uno strumento. Intenso e coinvolgente. Grande maestro di tutti i chitarristi rock.
Eric Clapton
Quello che ha fatto Slowhand per il blues è incommensurabile. In Inghilterra negli anni 60 molti suonavano cover blues, gli appassionati erano di più nel Regno Unito che negli Stati Uniti. Clapton ha ripreso il Blues delle origini dai 3 Kings e lo ha reso attuale. Così che altri lo trasformassero in Rock.
Stevey Ray Vaughan
Erede di Jimi Hendrix e del vero Blues americano (Texano), aveva una intensità ed un talento eccezionali che gli permisero di riportare il Blues negli USA e di tenerlo vivo negli anni 80. Una grande perdita prematura…
Warren Haynes
Grande cuore, grande voce, grande Blues. Il mio preferito tra i chitarristi attivi, ha creato i suoi Gov’t Mule come spinoff degli Allman Brothers Band degli anni 90 di cui faceva parte. Oggi il Blues è suo, nessuno glie lo può toccare…
John Mayer
Artista talentuoso con una tecnica che non teme rivali. Controllo totale dello strumento e gusto raffinato da spaziare dal Blues, al Jazz, al Pop.
Joe Bonamassa
Tecnicamente monumentale, devoto seguace del Blues dei 3 Kings e di quello British dei vari Clapton, Page, Beck… oggi tiene viva una tradizione sfociando spesso nell’hard rock in modo emozionante e magistrale.
Rory Gallagher
Uno dei migliori della storia, grande feeling e tecnica. Perso troppo presto anche lui.
Gary Moore
Altro grande interprete irlandese del Blues verace. Altra grande perdita prematura…
Duane Allman e Dickey Betts
Gli Allman Brothers Band riportarono di diritto il Blues negli USA negli anni 70. Lick monumentali e tecnica incredibile che impressionarono anche Eric Clapton. Anche Duane se ne è andato troppo presto e tanti si sono ispirati al suo talento…