Christian Tissier Shihan è di gran lunga uno dei più famosi insegnanti di Aikido al mondo. Ciò può essere dovuto ad una carriera iniziata molto presto, al suo notevole curriculum, al suo carisma e al suo innato senso per la comunicazione. Eppure si sa davvero poco dell’uomo e del suo percorso. In questo articolo cercherò di fare un po’ di luce sui suoi inizi, sperando di poter aiutare a capire un po’ di più l’uomo dietro al “modello” [il titolo onorifico giapponese Shihan (師範)].
Gli inizi a Parigi
Christian Tissier è un insegnante di Aikido nato a Parigi il 7 febbraio 1951[1] in una famiglia della classe operaia[2]. Iniziò a praticare Aikido nel 1962 sotto la direzione di Jean-Claude Tavernier, diventando così, ad appena 11 anni, uno dei più giovani praticanti d’Europa. Tissier proseguì presto lo studio dell’Aikido sotto la direzione del Maestro Nakazono Mutsuro nel suo dojo di Parigi, presso Porte Saint-Martin[3]. A quel tempo il Maestro Nakazono stava già infondendo i suoi insegnamenti di aspetti spirituali, in particolare riguardo al Kototama. Christian Tissier si è allenato molto con Nakazono prima di partire per il Giappone, ma ha seguito pure parecchi stage, anche di altri insegnanti giapponesi che si erano stabiliti in Francia a quel tempo, tra cui il Maestro Tamura Nobuyoshi[4]. E’ interessante notare che, sebbene la loro amicizia sia tutt’ora solida, Tissier non ha mai studiato con il Maestro Noro Masamichi, principalmente a causa della forte rivalità di quest’ultimo con il Maestro Nakazono[5][6].
Oltre alla sua dedizione totale, il giovane Christian Tissier dimostrò anche di essere uno studente particolarmente dotato ed ottenne il 2° dan dal Maestro Nakazono già nel 1968[1][7]. Fu allora che cominciò a pianificare un viaggio di sei mesi in Giappone, alla fine della scuola superiore e prima di iniziare l’università. Naturalmente il suo scopo principale era di allenarsi con i grandi maestri dell’Hombu Dojo dell’Aikikai[1][6].
Un sogno da realizzare ed un viaggio in Giappone, la culla dell’Aikido
E’ nel 1969 che, dopo molti mesi di duro lavoro come manovale al mercato di Rungis[6], Christian Tissier riuscì a mettere da parte abbastanza denaro per permettersi un biglietto per la Trans-Siberiana, che lo avrebbe portato in Giappone dopo 3 settimane attraverso l’Europa e la Russia, con un passaggio in nave nel Mare del Giappone[7].
Sfortunatamente, al suo arrivo in Giappone O’Sensei Ueshiba era morto da poco. Inoltre, all’arrivo a Tokyo Tissier era senza un soldo, avendo speso quasi tutto per il viaggio[2][7]. Dopo un inizio duro trovò rapidamente un lavoro dapprima come come modello[6], per poi diventare un insegnante di francese per l’Istituto Franco-Giapponese di Tokyo[6]. Queste opportunità gli permisero di sistemarsi abbastanza bene in Giappone e di focalizzare la sua attenzione sugli allenamenti.
Apertura mentale all’Aikido e molto più lavoro in prospettiva
Dopo qualche incertezza sulla validità dell’Aikido che vedeva praticare all’Hombu Dojo Aikikai rispetto a quello che già conosceva[4], Christian Tissier si decise ad aprire la mente ed imparare tutto ciò che potesse, allenandosi ogni giorno, partecipando a quante più lezioni riuscisse[2][5]. Questa dedizione gli fece anche capire che ci sarebbero voluti ben più di sei mesi per comprendere davvero l’Aikido. Decise così di prolungare la sua permanenza ben più di quanto previsto.
La sua costante presenza al dojo e la sua serietà gli permisero presto di guadagnarsi l’amicizia degli uchi deshi del tempo, Endo Seishiro, Suganuma Morito, Toyoda Fumio, Yasuno Masatoshi, e più tardi di Miyamoto Tsuruzo, Yokota Yoshiaki, e Osawa Hayato[6]. A causa dell’età simile, Tissier strinse anche una forte amicizia con colui che allora era noto come Waka Sensei, l’attuale Doshu, Ueshiba Moriteru[6]. Al tempo del suo arrivo non c’erano moltri stranieri all’Hombu Dojo e Christian Tissier divenne presto un dojo no kanji, un membro effettivo dell’Aikikai, responsabile dell’orientamento degli studenti stranieri[2][6].
Due mentori e molte influenze tecniche
Sebbene fosse deciso ad allenarsi con ogni Sensei dell’Aikikai, Christian Tisser sviluppò una relazione particolare con due istruttori a cui oggi riconosce di aver avuto una reale influenza sulla sua pratica: il secondo Doshu Ueshiba Kisshomaru ed il grande Yamaguchi Seigo; per entrambi fu molto spesso uke sia a lezione che alle dimostrazioni[1][4][6]. Dal primo ereditò le forti basi e la precisione, dal secondo la libertà e la fierezza[4][6]. Christian Tissier ammette che la relazione con questi due maestri andava ben oltre il rapporto tecnico. Il Doshu Ueshiba Kisshomaru volle fortemente assegnargli di persona il 7° dan Aikikai sebbene fosse già molto malato[6], mentre il Maestro Yamaguchi era praticamente una figura paterna[4]. Curiosamente, Tissier stesso non ritiene il suo Aikido simile a quello di Yamaguchi e sottolinea come il suo maestro fosse particolarmente chiaro sul fatto che si dovesse sviluppare il proprio Aikido, evitando di mimare l’insegnante[4]. Un’altra grande influenza fu quella del Maestro Saotome Mitsugi, da cui imparò in particolare le tecniche di Jyo che ancora oggi pratica[6].
Un artista marziale a tutto campo con esperienza sul ring
Mentre era in Giappone, Christian Tissier studiò anche la lingua giapponese alla Scuola di Lingua Giapponese di Tokyo e presso l’Università di Sophia[1]. Oltre a dedicarsi all’Aikido, Christian Tissier approfittò della permanenza in Giappone per familiarizzare con altre discipline marziali. Praticò la Kickboxing presso la leggendaria Palestra Meijiro sotto Shima Mitsuo e Fujiwara Toshio, i più grandi campioni del loro tempo, prendendo parte a diversi combattimenti sul ring[6]. In generale questa pratica gli consentì di comprendere i meccanismi ed il tempismo dei colpi[5][6].
Christian Tissier ha praticato intensamente il Kenjutsu della scuola Kashima Shin Ryu sotto la direzione del Maestro Inaba Minoru presso lo Shiseikan dojo. Tutte queste conoscenze si sono dimostrate determinanti per quello che è oggi il suo Aikido, particolarmente diretto, con movimenti molto simili a quelli di taglio della spada[4][6]. In modo meno formale ha praticato anche Karate, Judo e Kendo, principalmente all’interno della piccola comunità di Budoka francesi che vivevano in Giappone a quel tempo[6].
Anche dopo il suo ritorno in Francia, Christian Tissier ha continuato a cercare esperienze marziali al di fuori dell’Aikido, allenandosi con la squadra francese di Karate capitanata dal suo amico Jean-Pierre Lavoratto, cominciando allora ad insegnare Aikido nel suo dojo di Vincennes. Questo gli ha consentito di crearsi una reputazione ed una credibilità al di fuori dell’Aikido e di essere rispettato da tutti come un solido marzialista[6].
http://www.youtube.com/watch?v=JEl4I1gUoBo
Il ritorno in Francia dopo oltre sette anni in Giappone
Dopo che Christian Tisser ebbe ottenuto il 4° dan, fu proprio il Maestro Yamaguchi a suggerirgli che era tempo di tornare in Francia a promuovere l’Aikido ed insegnare ciò che aveva appreso presso l’Hombu Dojo Aikikai[8]. Christian Tissier rientrò in Francia definitivamente nel luglio del 1976 e poco dopo cominciò ad insegnare. Acquistò il dojo di Jean-Pierre Lavorato a Parigi[9] fondando la sua scuola, il Cercle Christian Tissier, che dirige tutt’ora[1]. Il Circolo Tissier è uno dei più importanti centri per Arti marziali d’Europa; nei suoi 750 m2 ospita non solo lezioni di Aikido, ma anche di Judo, Karate, Ninjutsu e Jujutsu, tra gli altri, tutte tenute da istruttori di alto profilo[10].
Christian Tissier prese parte personalmente, assieme a Jacques Abel, Louis Clériot e Michel Hamon, alla formazione nel 1983 della Fédération Française Aïkido, Aïkibudo et Affinitaires (FFAAA), che oggi è uno dei due principali gruppi di Aikido in Francia[2][4][11]. Fu proprio Tissier stesso a proporne il nome, diventandone di fatto il leader carismatico[4]. La FFAAA fu riconosciuta ufficialmente dalla Fondazione Aikikai e dalla Federazione Internazionale di Aikido (IAF); ad oggi conta più di 25.000 praticanti in circa 800 club[12].
L’ascesa alla fama
Nonostante le molteplici responsabilità e la folta agenda comprendente numerosi stage in Francia, Europa e sul continente americano, Christian Tissier si è assicurato di mantenere uno stretto contatto con l’Hombu Dojo, passando diversi mesi ogni anno in Giappone[1]. Ha ricevuto il 5° dan Aikikai nel 1981, il 6° Dan nel 1986 ed il 7° Dan nel 1998. Poco dopo ottenne il prestigioso titolo di Shihan, diventando il primo non-giapponese in assoluto a potersene fregiare[4][6]. Christian Tissier è ben noto per aver saputo promuovere l’Aikido sia sul tatami quanto presso i media, come alla dimostrazione annuale al Festival delle Arti marziali di Bercy a Parigi e con numerosi libri e DVD[8][13]. Ha partecipato anche ai Combat Games di Pechino nel 2010 ed è stato il primo non-giapponese ad insegnare al Congresso della Federazione Intarnazionale di Aikido[14].
Nle luglio 2012 Christian Tissier ha ricevuto una prestigiosa onoreficienza del Ministero degli Esteri giapponese[15], riservata a persone o gruppi di elevata caratura (giapponesi ed esteri) in riconoscimento del loro contributo alla promozione dell’amicizia tra il Giappone e le altre nazioni.
Per approfondire:
- Intervista a Christian Tissier, di Guillaume Erard
- The controversy around the awarding of the 8th Dan to Christian Tissier
Fonti:
- Guy Bonnefond et Louis Cleriot – L’histoire de l’Aikido, 50 ans de présence en France. Budostore. ISBN: 2846170010. Novembre 2000. (in francese)
- Interview of Christian Tissier by AikidoJournal.eu (in French)
- History of Aikido in France on the website of the FFAAA Ligue of Aquitaine (in francese)
- Guillaume Erard’s Interview with Christian Tissier Shihan, 7th Dan Aikikai (in inglese)
- Interview with Christian Tissier by Génération Tao (in francese)
- Interview with Christian Tissier by Léo Tamaki (in francese)
- Interview with Christian Tissier by La Voix du Nord (in francese)
- DVD Christian Tissier: An Aikido Odissey by Stanley Pranin (in inglese)
- History of the Cercle Tissier (in francese)
- Official website of the Cercle Tissier (in francese)
- Interview with Michel Hamon by Ivan Bel (in francese)
- Official website of the Fédération Française d’Aïkido, Aïkibudo et Affinitaires (in francese)
- Products section on Christian Tissier’s official website (in francese)
- Website of the International Aikido Federation (in inglese)
- Japan Foreign Minister’s Commendations for FY 2012 (in inglese)
Foto a colori di Eric Cullerier
Articolo di Guillaume Erard pubblicato in inglese su GuillaumeErard.com
Traduzione in Italiano a cura di Pasquale Robustini