Quando ero giovane esistevano i “pen pals”, ricordate? Letteralmente “amici di penna”. Ci si scriveva senza magari mai incontrarsi e di solito si trattatava di stranieri con cui esercitare una lingua diversa dalla propria. Magari era la scuola a metterti in contatto. In realtà all’epoca io non l’ho mai fatto, non avevo dei pen pals miei. Oggi con i forum internet è tutto diverso ma sicuramente è più facile conoscere persone con interessi simili con cui ci si interfaccia solamente in modo testuale e magari un giorno si finisce pure per incontrarsi. E’ così che qualche anno fa feci amicizia con un italo-americano di New York conosciuto su un famoso forum di alta fedeltà.
Era un periodo piuttosto buio per me, avevo da poco perso il lavoro e… rotto un mio prezioso stilo Grado 8MZ che avevo usato con successo sulla mia vecchia Grado Prestige Gold di prima generazione. Ne ero rimasto così favorevolmente impressionato che avevo anche acquistato una testina Grado Signature 8MX dell’86 per provarlo su una testina per cui era stato progettato. Ma nell’estrarlo dalla Gold l’ho fatto cadere. Il mio essere maldestro, almeno con gli stili Grado, si è poi ripetuto anche quando ho rimosso il vecchio stilo Gold1 che ero stato costretto a tornare ad usare: schiacciato tra le dita all’estrazione.
Uno che ha da poco perso il lavoro non si può permettere certe distrazioni ma lasciatemi pensare che magari lo stato di stress a cui ero sottoposto ha contribuito alla mia carenza di attenzione durante operazioni piuttosto delicate. Comunque non potevo vcerto permettermi di ricomprare uno stilo Grado, men che mai un 8MZ! Rimediai una testina Shure da un giradischi che stavano per buttoare e acquitai uno stilo di ricambio per pochi euro per poter ascoltare comunque qualche disco ogni tanto (esterrefatto dal bellissimo suono che ne usciva ma ne parliamo più avanti).
Negli scambi di idee sui benefici di uno stilo 8MZ nella serie Prestige della Grado ho raccontato le mie peripezie e un tale, che chiameremo “Joe P” di New York (il cognome era italiano), mi contattò in privato dicendomi che era un rivenditore hifi ed avrebbe cercato di mandarmi una cartuccia in regalo per andare avanti fino a tempi migliori. Sorpreso dalla estrema gentilezza cercai di rifiutare pregandolo di non preoccuparsi di questa cosa ma lui insisitette dicendo che tra italiani ci si deve aiutare. Voleva inviarmi una Audiotechnica AT95e, la più diffusa testina a basso prezzo con prestazioni eccellenti per quel livello. Erano da poco uscite le nuove Audiotechnica della serie AT-VM che sostituivano le vecchie AT. Anche se nuova costava solo 40-50 euro, apprezzavo il gesto enormemente, specie da uno sconosciuto. Alla fine mi disse che avrebbe potuto aggiungere per soli 60 dollari uno stilo LP Gear ATN95HE, con ago iperellittico che avrebbe elevato le prestazioni della semplie AT95 a livelli incredibili. Lo stilo LP Gear costava il doppio a comprarlo dal sito. Quando la testina mi arrivò la provai subito con lo stilo HE. Passò indenne qualunque prova sui miei dischi test. Ma forse non ero abituato a quella risposta ricca in frequenze alte. Lessi anche che le Audiotechnica erano da molti ritenute piuttosto fredde e dettagliate. Insomma, mi mancava la Grado con lo stilo 8MZ…
E parlando di Grado viene fuori che Joe conosceva personalmente John Grado. Suo padre era amico di Joe Grado, il fondatore della piccola azienda di Brooklyn, inventore delle testine Moving Coil e Moving Iron (come sono tuttle le Grado oggi). Spesso Joe Grado e Saul Marantz visitavano casa P a New York. Joe (P) mi disse che quando avrei potuto permettermelo avrebbe chiesto a John Grado di costruire una 8MZ “speciale”, con il diamante incastonato (“nudo”) sul cantilever come le prime versioni. John Grado lo faceva per lui praticamente gratis, in amicizia, e per me l’avrebbe fatto ad un prezzo ridicolo. Si era anche spinto a dirmi che se fossi tornato un giorno a New York (ho parenti emigrati lì che tanto mi fanno pensare alla famiglia Grado e a NY mi sono fidanzato e poi sposato) sarebbe stato felice di conoscermi di persona e presentarmi a John Grado per farmi visiare i mitici Labs! Insomma, avevo molto da sognare grazie al mio nuovo pen pal!
Nel frattempo quello che mi stuzzicava era però la vecchia Shure che avevo “rimediato” da un giradischi rotto. Era una Me97HE, la cosiddetta serie Encore (“bis”) con cui Shure riproponeva negli anni 90 i grandi successi del passato a prezzi molto convenienti producendoli nelle nuove fabbriche in Messico. La mia testina “rimediata” era la replica della mitica M97HE Era IV (1978-82): una autentica belva, di poco inferiore (ma neanche tanto) alla mitica V15 IV, ritenuta da molti la migliore testina di sempre! Ecco perché il suono che produceva mi colpiva così tanto, nonostante avessi preso un economicissimo stilo Nagaoka ellittico! Indagando scoprii però che la Encore in mio possesso era per misure elettriche più simile alla più recente ed ultima Shure prodotta, la M97xE, che alla veneranda M97HE. La Shure aveva introdotto delle semplificazioni nei circuiti interni riducendo la risposta nelle alte frequenze criticata da alcuni per la freddezza supposta della riproduzione.
Intanto avevo ripreso a lavorare e avevo così inviato un centinaio di dollari a Joe per ordinare la 8MZ ai Grado Labs. Purtroppo per via della pandemie le cose andavano a rilento. Joe aveva avuto intanto due gemelli dalla giovane seconda moglie, nati proprio lo stesso giorno di mio figlo ma dieci anni dopo! Insisteva con me sul fatto che il combo Audiotechnica-LpGear iperellittico che mi aveva svenduto era valido quanto una testina da 500 dollari e sarebbe stato sicuramente superiore ad una Grado Prestige senza un 8MZ. In più mi anticipò che stava per uscire la nuova serie Prestige 3 che avrebbe surclassato la attuale. Fermo restando che lo stilo 8MZ, anch’esso rinnovato, sarebbe rimasto il miglior upgrade anche per la serie Prestige 3. Non so perché ma allora apprezzavo di più la Shure Encore con lo stilo Nagaoka rispetto alla AT, anche se ellittico anziché iperellittico. Che avrebbe mai potuto fare con lo stilo appropriato? In realtà la forma della testina Encore non era perfettamente compatibile con quella dello stilo per la serie originale, che non si inseriva quindi perfettmente.
Dopo qualche tempo Joe tirò fuori dal cappello un interessante ritrovamento: 2 stili Shure M97HE NOS (new old stock). Li aveva provati ed andavano benissimo (bassi impressionanti) ed avrebbero superato le prestazioni della AT95HE che mi aveva venduto l’anno prima pernsando di “convertirmi” alla Audiotechnica. Potevo averli per 75 dollari più spedizione. Ne inviai un centinaio ancora una volta e nel frattempo riuscii a trovare un corpo M97 Era IV originale venduto ad un prezzo simile con annesso stilo N97eX marchiato Shure. Non vedevo l’ora di sentire come poteva andare la M97HE originale sul mio Thorens TD-160! Ero anche curioso di come si sarebbe confrontata con la mia 8MX equipaggiata con uno stilo 8MZ “nude”! Nel frattempo riuscii a vendere il combo Encore + stilo xE, perfettamnte compatibili, ad un appassionato in Cina che ne è rimasto assolutamente soddisfatto.
Poi arrivò la brutta notizia: Joe doveva ricoverarsi urgentemente per una ricaduta di una malattia polmonare non meglio specificata che lo aveva costretto già a ricoverarsi in piena pandemia. Mi avrebbe spedito gli stilo Shure appena rientrato ed avrebbe chiesto a John Grado di procedere con l’8MZ per me. Non so cosa avesse di preciso ma non si trattava di Covid, come mi aveva detto in precedenza. Dopo un mesetto, preoccupato, provai a scrivegli ma mi rispose la moglie dicendo che Joe stava piuttosto male. Non ho più avuto risposta a tutte le mail che ho scritto. Anche la sua attività sul forum è ferma da allora. Sulla rete non trovo notizie, non aveva profili social e neanche un sito per la sua attività di rivenditore hifi. Ovviamente ho pensato che fosse accaduto il peggio. La speranza era che fosse in terapia di recupero e non potesse scrivere. Ma essendo passati ormai un paio di anni temo che non ci sia altro da concludere che Joe sia deceduto. Lo so, qualcuno potrebbe pensare che sia stata semplicemente una truffa, la storia dell’amicizia con John Grado, i soldi ricevuti e la sparizione subito dopo, senza potermi inviare gli stilo già pagati. Si, avrebbe senso ma non è compatibile con tuttle le email scritte per pura passione hifi, per mandarmi le foto dei figli, ecc… per un anno e più. Per cosa? Per 200 dollari? No, non penso proprio anche se qualcuno ha insinuato la cosa. L’ultimo tentativo l’ho fatto scrivendo ai Grado Labs. Mi hanno risposto che John Grado dice di non avere più visto Joe da parecchio tempo. E’ molto triste pensare ai due gemellini di 1 anno rimasti senza padre, senza averlo mai conosciuto.
Ho ripensato a questa storia qualche giorno fa. Avevo deciso di investire sulla nuova serie Prestige 3 della Grado, non sulla vecchia Signature 8MX. Quindi, invece dello stilo 8MZ ho optato per la nuova Prestige Blue 3. Al primo ascolto mi sono detto “finalmente”! Grado! Che musica! Poi ho pensato di fare un confronto con la M97+Nagaoka ED. Sono rimasto male. Tutta un’altra musica. Ho provato a far girare la Grado un po’ di ore, a regolarla meglio. Niente. Surclassata dalla vecchia Shure! E senza lo stilo che merita! Perché? Le ragioni possono essere molteplici. Compreso anche un mio cambiamento nei gusti, forse innescato dal fatto di aver ripreso a suonare la chitarra elettrica in un gruppo, esponendomi ai suoni reali degli trumenti ogni settimana. C’è anche la possibilità che siano le mie orecchie ad aver perso un po’ di “risposta in frequenza” sulle alte coi volumi esagerati che si raggiungono a volte in sala prove! 😉 Magari è per questo che ora apprezzo di più l’estensione sulle alte di Shure e Audiotechnica.
Ma credo che la ragione reale sia davvero che agli inizi non avevo termini di paragone, avevo una ottima Grado e conoscevo solo quella. Gli incidenti di percorso mi hanno portato a scoprire altro. La cosa che mi colpisce di più del suono Shure è come gli strumenti sembrino realistici! Grado ha un suo suono, vellutato nelle medie, corposo nei bassi e poco incisivo sugli alti. Magari con lo stilo 8MZ non è così. Ma la Prestige 3 mi ha deluso. A quel puno ho ripensato a cosa mi diceva Joe sulle Audiotechnica. Ho provato ad ascoltare di nuovo la sua AT95HE e sono rimasto sbigottito! Aveva ragione Joe! E’ fantasica! Il dettaglio, il respiro, la presenza di strumenti e voci è eccezionale! Ed è una vecchia Audiotechnica fuori produzione sebbene potenziata notevolmente da un ago iperellittico. Quindi ho preso ad informarmi sulle nuove Audiotechnica AT-VM95. Joe mi diceva che lo “sweet spot” della serie è considerata la AT-VM95ML, con stilo dal taglio speciale, Micro Line. In rete se ne parla motlo bene ma sul forum solito mi dicono che comunque una AT-VM95 non potrà mai raggiungere la pienezza del suono di una Shure M97, nonostante i 45 anni di differenza! Al momento non riesco a decidere quale delle due suoni meglio, ma ripeto, la mia Shure M97 non è al massimo delal configurazione. Gli stilo Shure N97HE costano parecchio, sia gli originali Shure che i ricambi Jico, i più quotati (anche la versione Tonar è ottima e costa molto meno). Ma ho trovato un annuncio per una testina M97HE particolare (che non posso montare sul mio giradischi) completa di stilo originale in buone condizioni. Il prezzo è nettamente più basso a quello di uno stilo originale singolo. Non me la sono lasciata sfuggire. Finalmente potrò provare il suono mitico di una M97HE originale. L’offerta che mi aveva fatto Joe era incredibile e non ero nella pelle nell’attesa di poter ascoltare con le mie orecchie. Purtroppo eventi tragici lo hanno impedito ed io stesso, avendo versato ormai 200 dollari a vuoto, non potevo certo permettermi altre spese hifi per un bel po’. Ma arrivato il momento ho avuto la fortuna di fare un bel colpo che sarà rifinanziato dalla vendita della Prestige Blue 3. E’ praticamente nuova. Un giorno vorrò provare lo stilo 8MZ sulla Grado Signature 8MX. Non sarà come quello che mi avrebbe procurato Joe e forse amerò di più il suono Shure… vedremo… intanto, resta il fatto che aveva ragione il povero Joe…