Author: Pasquale Robustini
Il Prat (1933-2021)
Se ne è andato qualche giorno fa un altro grande della Geologia italiana. Antonio Praturlon era “un mostro sacro” della materia. Assieme ai miei professori Renato Funiciello, scomparso nel 2009, e Maurizio Parotto costituivano il grande trio della Geologia dell’Appennino. Non era stato un “mio” professore, nel senso che non era tra i docenti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Roma La Sapienza quando l’ho frequentato io. Ma era nel mito…
Poi ho avuto modo di conoscerlo, forse anche meglio dei miei prof, nel periodo più bello della mia carriera geologica, quando lavoravo all’Università di Roma Tre.
Suonare è da adolescenti?
In una stagione della famosa serie televisiva di successo Desperate Housewives, alcuni dei protagonisti maschili si ritrovano a suonare assieme formando un gruppo che diventa la loro attività ricreativa per il tempo libero. Il mio personaggio preferito guarda caso era il chitarrista solista (e suonava una Fender Stratocaster nella serie). Quindi mi sono immedesimato e trovavo la cosa molto simpatica. Peccato che gli sceneggiatori avevano invece pensato a questo siparietto per far fare ai membri del gruppo la figura degli immaturi che ancora non avevano lasciato alle spalle l’adolescenza.
Dilemmi digitali – o analogici?
Ogni tanto sfogo su questo mio blog i dilemmi hifi che nascono dopo certe riflessioni. Ovviamente la parola dilemma la scelgo così esagerata apposta per ironizzare sui tarli che spesso aggrediscono le menti degli appassionati hifi, noti come audiofili. Figuriamoci se questi possono davvero essere dei problemi esistenziali! Ben altro ci dovrebbe preoccupare e diventare un dilemma. Quindi concedetemi l’autoironia e veniamo al punto, perché per uno che ha un blog intitolato “I still play vinyl” e che condivide consigli su come regolare al meglio i giradischi Thorens, potrebbe trattarsi di una vera rivoluzione, qualcosa di totale che scuote le fondamenta. Il lato positivo è che mettere in dubbio se stessi e la capacità cambiare idee è contraddirsi è in rata una cosa positiva…
Il tono della chitarra
Per prima cosa voglio precisare che in questo articolo non voglio insegnare niente a nessuno. Ho semplicemente voglia di mettere per iscritto e condividere alcune cose che ho capito; scrivendole fisso i concetti, li rendo miei e mi chiarisco le idee ulteriormente. In più, riunisco questi concetti in una sola pagina per mia futura memoria. Se poi la condivisione può aiutare qualcun altro, tanto di guadagnato.
Riflessioni da una foto…
Una foto che mi ritrae attorno ai 20 anni, sorridente come raramente appaio nelle foto dell’epoca, felice nel mio elemento, soddisfatto di me stesso. Non lo ero davvero (ma lo sarò mai?), infatti venivo spesso ritratto col muso lungo, come se fossi arrabbiato o se avessi appena passato un guaio. Ma in questa foto sono in una pausa in una sala prove col gruppo in cui suonavo da studente universitario, con mia sorella al basso e altri due amici a batteria e tastiere. Stringo tra le braccia l’oggetto più prezioso della mia vita. Non perché fosse qualcosa di costoso, anzi. Era la mia prima chitarra elettrica, una copia del modello Fender Stratocaster che ho sempre sognato. Me la regalarono i genitori al mio 16 compleanno. Da allora fummo inseparabili. Ecco perché sto così bene in questa foto che per questo mi ha fatto riflettere.