Chitarrista e appassionato di Alta Fedeltà, geologo e “computeròfilo” (…Bio)
Un sito su alcuni miei interessi. I primi due sono quelli che mi danno maggiori soddisfazioni al giorno d’oggi: la Musica, sia quando la suono con i miei amici che quando la ascolto al meglio col mio impianto.
Riprendere a suonare la chitarra è una delle cose migliori cha abbia fatto alla mia vita di recente, soprattutto perché ne ho ritrovato il piacere in un momento molto difficile. Diciamo che mi ha aiutato a mantenere l’equilibrio e …la sanità mentale.
La musica ascoltata invece è stata una costante. Sarà che ci vedo male ma ci sento molto bene, quindi ci tengo particolarmente alla qualità del suono quando mi approccio alla forma d’arte che mi tocca nel profondo più di tutte.
“Geologica” è un viaggio alla scoperta del nostro pianeta dal punto di vista di un geologo. E’ mirato alla divulgazione ma ammetto che non è facile da leggere. La speranza è che possa essere utile sia a chi volesse casualmente saperne di più, che a eventuali studenti che magari lo possano trovare d’aiuto.
L’informatica ha a che fare col mio nuovo lavoro ma è stato un interesse fin dai tempi della scuola. Oggi sarebbe bene utilizzare un sistema operativo sicuro come Linux nel nostro mondo sempre connesso. Almeno cerchiamo di usare quanto più possibile software libero ed opensource.
Non sono un fissato dell’automobile in sé, ma mi piace guidare un auto che mi dia un certo tipo di sensazioni. L’Alfa Romeo ne è l’emblema e nel mio caso particolare mi ricorda altri tempi, non perché non sia all’avanguardia, ma perché secondo me ha sempre conservato lo stesso spirito, anche considerandone solo il design, qualcosa che mi riporta al tempo in cui le cose si facevano in “un certo modo”. E comunque i modelli di automobile del passato rappresentano la loro epoca e anche i miei ricordi.
La fotografia è qualcosa di simile. Come anche i dischi in vinile, sono un modo di ritrovare il passo meno frenetico di tempi in cui la tecnologia digitale non ci obbligava alla fretta. Ammetto che non sviluppo io la pellicola, ironicamente non ho tempo e modo, ma lo faccio fare in laboratorio, richiedendo anche la scansione per avere – ahimè – un file da utilizzare in modo moderno. Che senso ha? Con la pellicola si scatta in maniera diversa e – per me – anche guardandola su un monitor una fotografia analogica ha un qualcosa di diverso.