Un anno con l’Alfa 159

Normalmente un’Alfa Romeo si sceglie con il cuore, non con la ragione. Questo tema veniva usato anche in una vecchia pubblicità Alfa Romeo. Infatti anche la mia scelta è stata puramente di cuore, se non per qualche punta di razionalità. In pratica la domanda è: perché acquistare un’auto così vecchia e per certi versi inquinante? Una prima mia risposta personale potrebbe essere: perché io cercavo un Alfa Romeo, non un’automobile in genere. Ci sono anche modelli più recenti tipo la Giulietta, ma si trovavano come minimo al doppio del prezzo. Quindi la scelta obbligata era un’Alfa 159.

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La chitarra dei 60

Non so come sia potuto succedere ma anche io sono arrivato in un battibaleno a 60 anni. Fa impressione solo scriverlo qui. Una bella età, nel senso che gli anni non sono pochi e per certi versi si sente; per altri non mi sembra di averli davvero. Sarà che continuo a strimpellare allegramente? Penso di sì, anche per quello. E forse perché ancora alimento i sogni, il sale della vita. Fin da giovanissimo ho sempre sognato di avere una Fender Stratocaster. Come è accaduto per molti, il mio idolo chitarrista ne utilizzava una ed è così che ho conosciuto il celebre modello di chitarra elettrica nato in California negli anni 50. La prima Stratocaster che ho avuto è stata una imitazione piuttosto economica, regalatami a 15 anni dai miei genitori. È tuttora il regalo più bello che io abbia mai ricevuto. La prima chitarra non si scorda mai e, sebbene fosse ridotta male, costruita con materiali di bassa qualità, fatta eccezione per gli ottimi pick-up della Di Marzio, ne ho un ricordo affezionatissimo e maledico il giorno in cui l’ho data via.

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Ma sarò in Grado di apprezzare le differenze tra varie testine fono?

Ovviamente il gioco di parole è voluto. Avevo già scritto un articolo usando lo stesso giochetto per il titolo, sull’onda dell’entusiasmo dopo l’acquisto di una Grado Prestige Blue 3 nuova. Ero contentissimo di essere tornato ad ascoltare dischi con una testina Grado, anche perché adoro la loro filosofia di fare business e la loro storia; le loro testine sono assemblate a mano ancora oggi un un laboratorio di Brooklyn usando strumenti anni 50-70 e attrezzi da orologiaio. La realtà è che sono arrivato a rivendere la Blue 3 perché tristemente il suo suono proprio non mi andava giù. L’avrò montata male? Ma la mia Shure M97HE suona benissimo. Qualcosa era cambiato nei miei gusti? Il mio ricordo di un bel suono Grado era legato all’uso del prestigioso stilo 8MZ da me poi stupidamente danneggiato? O forse non sono in Grado io di discernere?

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Campi Flegrei | Un nuovo studio svela la dinamica dei serbatoi magmatici profondi all’origine del bradisismo

Definita l’architettura del sistema magmatico profondo dei Campi Flegrei all’origine della dinamica della caldera, di fondamentale importanza anche per la valutazione della pericolosità vulcanica dell’area.
Questi i risultati raggiunti da un team multidisciplinare di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nello studio “New insights into the recent magma dynamics under Campi Flegrei caldera (Italy) from petrological and geochemical evidence, e appena pubblicato sulla rivista ‘Journal of Geophysical Research: Solid Earth’ dell’AGU.

“Le caldere sono depressioni vulcaniche formate dal collasso delle rocce a tetto della camera magmatica che viene svuotata durante enormi eruzioni”, spiega Lucia Pappalardo, ricercatrice dell’INGV e co-autrice dello studio. “Spesso manifestano delle fasi di ‘unrest’ (ovvero di ‘squilibrio’), con frequenti terremoti, sollevamento del suolo (il cosiddetto ‘bradisismo’) e un considerevole flusso di gas e calore. Tuttavia, poiché questa attività è dovuta alle complesse interazioni tra magma e sistema idrotermale immagazzinato sotto il vulcano, è sempre difficile identificare la sorgente e prevedere l’evoluzione di queste manifestazioni”.

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Why rocks on Earth resemble planet Mercury

(Credit: Nasa/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington

Curiosity has killed many an explorer, and Nicola Mari feared he was to be the next.

Driving around Cyprus’s remotest mountains, Mari had relied on his cell phone for directions. But as the light of the day faded, so did his phone battery – and he found himself stuck in the middle of nowhere with little idea of the way back to his lodgings. “I’d travelled for more than 50km (31 miles) without seeing another vehicle,” he says.

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La guerra dei kloni

Il mondo è strano, la gente è matta e quanto sia vero a volte si vede nelle dinamiche di mercato. Non sono certo un economista ma in qualità di acquirente e a volte venditore di materiali elettronici, che si tratti di HiFi o elettroniche per chitarra, mi rendo conto come a volte si arrivi alla follia pura. Ora, passi la chitarra che era stata di Jimi Hendrix, Eric Clapton o David Gilmour; il feticismo in questo campo si può quasi capire, come si può comprendere il desiderio di un appassionato che abbia pure ingenti disponibilità economiche di possedere uno strumento che era stato di un mito della musica. Passi pure che le chitarre d’epoca costino quanto un’ottima automobile nuova, di un certo livello (anzi, le stesse automobili d’epoca possono costare cifre impressionanti), è così…. e va pure bene… chi ha tanti di quei soldi da non sapere cosa farci investe in questi acquisti. Ma quello che ho visto accadere nel giro di pochi anni sotto i miei occhi con un semplice effetto a pedale per chitarra ha del surreale. I chitarristi sanno di cosa parlo, gli altri no (ma tanto chi vuoi che mi legga): ecco a voi il Klon Centaur! Continue reading